Hacker art (1989)
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Versione delle 20:56, 7 dic 2008
Indice |
Titolo:
Hacker Art
Autore:
Tommaso Tozzi
Anno:
1989
Tecnica:
Luogo:
Sito web:
Descrizione:
Nel 1989 Tommaso Tozzi conia il termine Hacker art.
Lo utilizza all'interno di alcune opere d'arte e lo teorizza ad agosto nel libretto Happening/Interattivi sottosoglia, che distribuisce durante le mostre nelle gallerie ufficiali, così come all'interno dei circuiti alternativi.
Nell'estate realizza un'immagine con una grande scritta Hacker Art che verrà pubblicata l'anno successivo nell'antologia "Cyberpunk" edita dalla Shake Edizioni e che verrà pubblicata in seguito su quotidiani, libri e riviste varie.
Nel testo Happening/Interattivi sottosoglia si legge:
"...ritengo una prima condizione necessaria, ma non sufficiente, per poter un atto essere opera d'arte, come il fatto che non possa essere riconosciuta come tale (...) Happening e interattivi poiché quello era il problema principale dell'happening, la partecipazione del pubblico all'evolversi dell' azione. Non un oggetto d'arte, ma un'interazione tra cose e individui. Interattivi come sembra iniziare a essere la prevalenza dei sistemi di informazione attuali; dunque nella "normalità" della pratica interattiva quotidiana, nell'anonimità della norma, si può mascherare la propria azione interattiva. (...) Sottosoglia perche devono agire come virus, virus in un dischetto del computer. Bisogna fare arte come la fanno gli hackers (...). Bisogna, come da sempre, lavorare negli interstizi che il sistema lascia aperti e incontrollati"
(Tozzi Tommaso, Happening/Interattivi sottosoglia, autoproduzione, Firenze, 1989).