Netstrike (1995)

Da Tommaso Tozzi.
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Alcune riflessioni sulle catene di S.Antonio e sui possibili scioperi in rete.  <br>
 
Alcune riflessioni sulle catene di S.Antonio e sui possibili scioperi in rete.  <br>
Riporto prima un pezzo di una mia risposta a Mafalda Stasi sulle catene di S.Antonio che si sono create in seguito all'annuncio dei test nucleari francesi. Di seguito alcune mie riflessioni sugli scioperi in rete.  <br>
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Riporto prima un pezzo di una mia risposta a Mafalda Stasi sulle catene di S.Antonio che si sono create in seguito all'annuncio <br>dei test nucleari francesi. Di seguito alcune mie riflessioni sugli scioperi in rete.  <br>
  
 
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Versione delle 21:42, 29 lug 2008


Indice

Titolo:

Netstrike

Autore:

Ideato da Tommaso Tozzi.
Realizzato da Strano Network.

Anno:

21.12.1995

Tecnica:

collegamenti a siti web e campagna mediatica.

Luogo:

Sito web:

http://www.netstrike.it

Descrizione:

Una delle più attuali forme di protesta partecipativa in rete è il netstrike. Il netstrike, o corteo virtuale, è una forma di protesta cui viene dato molto rilievo anche rispetto ad altre modalità come la petizione in rete, per la quale si ritiene che non esistano sufficienti garanzie a tutela dei sottoscrittori, in quanto permette, ad esempio, di costruire banche dati.
La pratica del netstrike rientra in quell'idea di Hacker Art definita da Tozzi nel 1989.

Breve storia dei netstrike

Durante l'estate del 1995 Tommaso Tozzi ha uno scambio di vedute per email con Mafalda Stasi riguardo alle pratiche di protesta in rete conseguenti ai test nucleari francesi a Mururoa.
In tale occasione Tozzi per la prima volta introduce la sua idea di uno sciopero in rete.
In seguito, il 17 agosto del 1995, Tozzi, allora Sysop della BBS Virtual Town TV, spedisce un messaggio nella lista telematica "Idee in movimento" della rete Cybernet, cui la BBS era collegata.
In tale messaggio Tozzi per la prima volta spiega quello che sarà il meccanismo dei netstrike e propone di realizzare il primo netstrike mondiale contro i test nucleari a Mururoa. Nel messaggio Tozzi definisce la pratica con il nome "Cyber strike". In seguito sarà lui stesso a modificare il nome nell'ormai noto "Netstrike".
Di seguito è riportato il testo di tale messaggio:



'''---------------------------- Inizio del messaggio del 17 agosto 1995 ------------------------------'''  <br>

Gioved“, 17 agosto 1995 19:11:54 <br>
   Idee in movimento Item  <br>
   From:          Sysop  <br>
   Subject:       cyber strike - appunti e idee  <br>
   To:            Idee in movimento <br>  
   Cc:            all,CyberNet  <br>
                  
  Attachments:  <br>
Alcune riflessioni sulle catene di S.Antonio e sui possibili scioperi in rete.  <br>
Riporto prima un pezzo di una mia risposta a Mafalda Stasi sulle catene di S.Antonio che si sono create in seguito all'annuncio <br>dei test nucleari francesi. Di seguito alcune mie riflessioni sugli scioperi in rete.  <br>

*************  <br>
>  <br>
MS>A quanto pare non c'e' piu'  bisogno.  Non so se sai che le lettere "A  <br>
MS>catena"  tipo S.Antonio sono illegali qui, e fortememnte avversate anche  <br>
MS>su posta elettronica  <br>

Si sapevo delle critiche, ma non che avessero rinunciato a continuare la catena.  <br>
Ritengo la forma della catena di S.Antonio un mezzo da non usare se non in casi estremi. La ritengo simile a quello che e' stato la forma "sciopero" in questo secolo nella vita reale. Penso che di fronte a fatti di tale importanza, come quello recente del governo francese, debba esistere anche nel cyberspace una forma di protesta "pacifica" che possa pero' avere la massima risonanza. Gli scioperi in piazza bloccano il traffico, ma sono autorizzati e preparati da organizzazioni nate anche per tale scopo. Andrebbe semmai cercato di organizzare delle strutture "rappresentative" in grado di organizzare in modo "civile" delle forme di protesta analoghe allo sciopero anche nel cyberspace. Le catene di S.Antonio potrebbero essere uno esempio in tal senso. Io personalmente sto studiando altre forme analoghe.  <br>
Resta da dire infine che molti scioperi nascono spontanei e non sono autorizzati, ma spesso hanno forti e nobili motivi per essere realizzati.  <br>
Non mi meraviglio (e sapevo che cosi' fosse) che in molti sistemi le catene di S.Antonio siano considerate illegali. Cosi' come non mi meraviglio che un governo prestigioso come quello francese possa intraprendere una direzione quale quella attuale che, protetta dalla legalita', risulta una minaccia a ogni abitante del globo.  <br>
Ma nemmeno mi meraviglio che vi siano persone che in certi casi operano con forme considerate illegali.  <br>
Forse l'atto della nave di Greenpeace era legale?  <br>
*********************************  <br>

Come realizzare una forma di sciopero in rete?  <br>

SCIOPERO MIRATO  <br>
=============  <br>
1) Costruire una rete di relazioni tra siti web, mailing list, gruppi e singoli in grado di diffondere in modo capillare e massiccio l'avviso dello sciopero programmato.  <br>
Diffondere in rete l'avviso dello sciopero con la spiegazione delle motivazioni e spiegando dunque che i disagi conseguenti allo sciopero sono causati e motivati dalle azioni x dei personaggi y...  <br>
2) Decidere una data della manifestazione in rete.  <br>
3) Lanciare un messaggio (avvalendosi della rete sopra citata) con l'invito a collegarsi a una determinata ora del determinato giorno per il determinato periodo al sito web responsabile di determinate azioni contro cui si vuole scioperare.  <br>
Il risultato dovrebbe essere quello di paralizzare l'attivita' di tale sito per il periodo dello sciopero.  <br>

SCIOPERO TOTALE  <br>
=============  <br>
1) Costruire una rete di relazioni tra siti web, mailing list, gruppi e singoli in grado di diffondere in modo capillare e massiccio l'avviso dello sciopero programmato.  <br>
Diffondere in rete l'avviso dello sciopero con la spiegazione delle motivazioni e spiegando dunque che i disagi conseguenti allo sciopero sono causati e motivati dalle azioni x dei personaggi y...  <br>
2) Decidere una data della manifestazione in rete.  <br>
3) Scegliere due o piu' siti web che si sa essere collegati tra loro da un cavo potente e molto utilizzato. Scegliere altri due o piu' siti web che si sa essere collegati tra loro da un cavo potente e molto utilizzato che potrebbe essere la strada alternativa delle comunicazioni tra determinati siti.  <br>
3) Lanciare un messaggio (avvalendosi della rete sopra citata) con l'invito a collegarsi a una determinata ora del determinato giorno ai siti scelti navigando senza sosta da un sito all'altro in su e giu' (ti colleghi a un sito, appena il collegamento e' avvenuto ti colleghi al sito precedente e cosi' di seguito).  <br>

Il risultato dovrebbe essere quello di paralizzare l'attivita' di tale tratto del cavo per il periodo dello sciopero costringendo ogni collegamento a essere instradato su percorsi alternativi che dovrebbero rallantare sensibilmente la comunicazione in rete.  <br>
Se lo sciopero viene effettuato da poche persone il risultato e' naturalmente trascurabile sia dal punto di vista degli effetti sulla rete che da quello della comunicazione del senso per cui lo sciopero e' avvenuto. Se invece, facciamo l'ipotesi, un milione di utenti da tutto il mondo realizzassero contemporaneamente tale azione si avrebbe probabilmente un effetto di paralisi della rete (paragonabile a cio' che avviene per il traffico durante gli scioperi reali).  <br>
Se l'effetto dello sciopero fosse realmente quello ipotizzato mi auguro che tale forma di cyber strike venga utilizzata solo per fini giusti e motivati.  <br>
Chi ha consigli o obiezioni "tecniche" in riguardo si faccia avanti.  <br>
Un test di prova potrebbe essere la protesta contro i test nucleari francesi.  <br>
Fatemi sapere.  <br>

bye  <br>
Tommaso Tozzi  <br>


'''---------------------------- Fine del messaggio del 17 agosto 1995 ------------------------------'''  <br>

Ad ottobre del 1995 si tiene a Budapest il convegno Metaforum II organizzato dall'area della mailing list Nettime. Al convegno, a cui tra gli altri partecipa anche il gruppo di New York Critical Art Ensemble, viene invitato a parlare Tommaso Tozzi del gruppo fiorentino Strano Network che è l'unico gruppo italiano presente tra gli invitati. In quell'occasione Strano Network fa un intervento (preparato in delle parti da T. Tozzi e in delle altre da S. Sansavini e Ferry Byte di Strano Network e spedito da Tozzi prima del convegno nella mailing list Nettime) dal titolo "Interfaccia fluttuante e diritto alla comunicazione" che contiene una parte dal titolo "Strategie di liberazione" in cui viene fatta una dichiarazione di Principi Etici riguardanti la telematica e la comunicazione. Oltre ai principi etici vengono enucleati dieci punti come "strategie di liberazione" (vedi il messaggio poi spedito da Tozzi in lista Nettime e riportato di seguito in questa pagina). Il punto 9 (realizzato da Tozzi) si intitola "Protests on the Net" e sotto la voce "Virtual Strikes" si legge: "per boicottare un server per un breve periodo di tempo è sufficiente organizzare un grande gruppo di persone e chiedere loro di intasare il server collegandosi simultaneamente al server. Il boicottaggio dovrebbe essere pubblicizzato, reso pubblico e spiegatene le ragioni. Essi dovrebbero funzionare come "sit in" che bloccano il traffico" (Strano Network, "Strategie di liberazione", 1995, in AA.VV., "ZKP - ZH Proceedings 1995 - version 1.0", the Next Five Minutes Edition, Amsterdam, 1996, pag. 25).

Il 21 dicembre 1995 (nell'anniversario della nascita di Tommaso Tozzi ;-) ) l'Associazione Culturale Strano Network organizza secondo il meccanismo descritto sopra il primo netstrike mondiale contro dieci indirizzi in contemporanea per protestare contro gli esperimenti nucleari francesi a Mururoa.
Tra le persone cui Strano Network spedisce il comunicato che invita a partecipare al netstrike vi sono gli invitati al convegno Metaforum II, e la mailing list Nettime.
Dieci siti del governo francese vengono sensibilmente ingolfati ed il loro funzionamento rallentato da migliaia di net-manifestanti da tutto il mondo attraverso un concentramento simultaneo dell'attività di molti browser su uno stesso sito. Il "netstrike" è la dimostrazione di come la tecnologia telematica fornisca forme nuove anche alla protesta sociale e politica.

Di seguito si riporta il messaggio che Strano Network diffuse nelle reti telematiche e attraverso i media di tutto il mondo per promuoverlo.


'''---------------------------- Inizio del messaggio del 21 dicembre 1995 ------------------------------'''  <br>

NET'STRIKE                                       Sciopero della rete<br> 
 First hour                                               Prima ora<br> 

                            21-12-1995<br> 

                     dalle 18:00 alle 19:00<br> 
        from 6:00 to 7:00 p.m. (France time zone)<br> 

 Partecipa al primo sciopero globale della rete Internet<br> 
           Enjoy the first global strike in Internet<br> 

================================================<br> 
Attention!!!<br> 
You find english translation at the bottom of message!<br> 
================================================<br> 

Istruzioni per l'uso:<br> 

- Diffondi e promuovi questo messaggio.<br> 
- a) Il giorno 21-12-1995 dalle 18:00 alle 19:00 (data e ora<br> 
  cambiano a seconda del fuso orario; consulta la tabella n.2<br> 
  in fondo al messaggio) collegati ai siti web del governo<br> 
  francese (vedi elenco indirizzi nella tabella n.1 in fondo al<br> 
  messaggio, oppure ritaglia e usa l'home page che trovi<br> 
  nella tabella n.3 in fondo al messaggio).<br> 
  b) Ripeti l'operazione piu' volte (a intervalli di pochi<br> 
  secondi) per un'ora.<br> 

Una manifestazione di 1000, 10.000, 100.000 utenti<br> 
in fila uno dietro l'altro in un corteo globale nei cavi<br> 
dei siti internet del governo francese.<br> 
Il risultato di tale sciopero sara' quello di paralizzare<br> 
per un'ora l'attivita' in rete del governo francese.<br> 

BOICOTTIAMO LE ISTITUZIONI GOVERNATIVE FRANCESI!<br> 

Il governo francese mostrando un totale disprezzo per il<br> 
proprio popolo, per la comunita' internazionale, per la<br> 
gente comune che vorrebbe crescere i propri figli in un<br> 
mondo migliore:<br> 
- prosegue i suoi esperimenti nucleari nel Pacifico;<br> 
- continua ad utilizzare il nucleare "civile" come principale<br> 
   fonte energetica;<br> 
- continua a perpetrare i suoi progetti di "ristrutturazione<br> 
   sociale" nonostante l'eccezionale partecipazione dei<br> 
   francesi alle manifestazioni di protesta.<br> 
Per questo intendiamo togliere, anche se solo parzialmente<br> 
e solo per periodi limitati, alle istituzioni governative<br> 
francesi i privilegi a cui tanto tengono tutti i potenti, i<br> 
signori della guerra, della fame e dell'ingiustizia sociale:<br> 
l'accesso ai sempre piu' potenti mezzi comunicativi e ai<br> 
canali informativi, quegli stessi privilegi che vengono<br> 
negati alla stragrande maggioranza della popolazione<br> 
mondiale.<br> 
Continueremo le nostre azioni con ogni mezzo necessario,<br> 
utilizzando strumenti perfettamente legali, anche se presto<br> 
i potenti della Terra, che disprezzano la volonta' dei popoli<br> 
dovranno rendersi conto di quanto potenti possano essere<br> 
simili mezzi.<br> 

Questo e' il primo, ma non sara' l'ultimo degli scioperi<br> 
che promuoveremo in rete. Se vuoi essere contattato<br> 
per le prossime iniziative spedisci un messaggio al<br> 
seguente indirizzo:<br> 

Strano.Network@vttvnet.trident.nettuno.it<br> 

con subject: Net'Strike<br> 
e come testo del messaggio il tuo indirizzo internet<br> 

Attacco comunicativo globale - Massive Comunicative Attack<br> 
Strano Network<br> 

===================================================<br> 

English translation<br> 
*******************<br> 

Instructions:<br> 

- Spread this message everywhere<br> 
- a) In the date 21/12/1995, 6pm-7pm (day and hour change in relationship to the time zone, look at the list no. 2 at the bottom of the message), link to sites of French Government  (look at the list no. 1 or cut and copy the home page of the list no. 3);<br> 
b) reply said procedure several times for an hour by using intervals of few seconds.<br> 

A demonstration of 1000, 10.000, 100.000 netusers all together making part of a line crossing French Government's sites.<br> 
The result of this strike will be to stop for an hour network activities of French Government.<br> 

BOIKOTT THE FRENCH GOVERNMENT'S INSTITUTIONS!.<br> 

French Goverment has shown a total contempt for French people, for international community, for common people who just would like to grow up their sons in a better world as it:<br> 
- goes on with nuclear experiments in Pacific Ocean's islands<br> 
- goes on with use of nuclear energy as mainly source of "civil" energy<br> 
- goes on with its projects of "social redrawing" without taking into account the enormous presence of people in recent <br> demonstrations of protest against such kind of policy.<br> 

These are the reasons that drove us to to take off to french government (for a while...) some of the privileges that every powerful man involved in war-games and exploitation plans like very much: The access to the ever growing important new information media. The same privileges denied to all common people.<br> 
We will go on with our demonstrations with any means, using all technologies, always respecting the law. Those political fellows which do not take into any account people's needs will understand very soon the real power of new information technologies.<br> 

This is the first strike that we promote, in the future there will be other ons. If you want to get informations for next demonstrations and activities send a message to this address:<br> 


Strano.Network@vttvnet. trident.nettuno.it<br> 

with subject: Net'Strike <br> 
and as content of your message your Internet address<br> 

MASSIVE COMMUNICATIVE ATTACK<br> 
Strano Network <br> 

=====================================================<br> 
LIST 1<br> 
*******<br> 

  Elenco dei siti Internet del governo francese:<br> 
  List of France government Internet Web sites:<br> 

Les services Web du Gouvernement Francais<br> 
http://www.adit.fr/GOUV/GOUV.html<br> 

Le Ministere des Affaires Etrangeres<br> 
http://www.france.diplomatie.fr/<br> 

Le Ministere de la Culture et de la Francophonie<br> 
http://web.culture.fr/<br> 

Le Ministere de l'Industrie<br> 
http://www.ensmp.fr:80/industrie/<br> 

Le Ministere de l'Education Nationale,<br> 
de l'Enseignement Superieur, de la Recherche<br> 
et de l'Insertion professionnelle<br> 
http://www.edutel.fr/<br> 

Le Ministere de l'Economie, des Finances<br> 
et du plan<br> 
http://www.tresor.finances.fr/oat/<br> 

Le Ministere de la Sante; publique<br> 
et de l'Assurance Maladie<br> 
http://www.sante.fr<br> 

Electricite de France<br> 
http://www.edf.fr/<br> 

OECD Nuclear Energy Agency<br> 
http://www.nea.fr/<br> 

Le serveur WWW de l'Education Nationale<br> 
http://www.mesr.fr/<br> 

===================================================<br> 
LIST 2<br> 
*******<br> 

  Orario e data dello sciopero:<br> 
  Day and hour of the strike:<br> 

Anchorage: from 8:00 to 9:00 a.m. of 21-december-1995<br> 
Atene: from 7:00 to 8:00 p.m. of 21-december-1995<br> 
Barcellona: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995<br> 
Belgrado: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995<br> 
Berlino: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995<br> 
Bruxells: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995<br> 
Copenaghen: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995<br> 
Montreal: from 0:00 to 1:00 p.m. of 21-december-1995<br> 
New York: from 0:00 to 1:00 p.m. of 21-december-1995<br> 
Oslo: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995<br> 
Parigi: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995<br> 
Roma: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995<br> 
San Francisco: from 9:00 to 10:00 a.m. of 21-december-1995<br> 
San Paolo: from 2:00 to 3:00 p.m. of 21-december-1995<br> 
Santiago: from 0:00 to 1:00 p.m. of 21-december-1995<br> 
Sidney: from 4:00 to 5:00 a.m. of 22-december-1995<br> 
Stoccolma: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995<br> 
Tokio: from 3:00 to 4:00 a.m. of 22-december-1995<br> 
Vienna: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995<br> 
Zurigo: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995<br> 

===================================================<br> 
LIST 3<br> 
*******<br> 

  Net'Strike home page (da usare per il collegamento):<br> 
  Net'Strike home page (use to connect):<br> 
--------begin cut here :<---------------<br> 

<HTML><br> 
<HEAD><br> 
<TITLE>NET'STRIKE</TITLE><br> 

<BODY><br> 

<center><br> 
<H1>NET'STRIKE first hour</H1><br> 
<dt><H2>21-12-1995</H2><br> 
<dt><H3>from 6 to 7 p.m. (france hour)</H3><br> 

</CENTER><br> 
<HR SIZE=5><br> 

<li><H2><A HREF="http://www.adit.fr/GOUV/GOUV.html">Les services Web du Gouvernement Français</A><br> 
</H2><br> 

<HR SIZE=5><br> 

<li><H3><A href="http://www.france.diplomatie.fr/">Le Ministère des Affaires Etrangères</A></H3><br> 

<li><H3><A href="http://web.culture.fr/">Le Ministère de la Culture et de la Francophonie</A></H3><br> 

<li><H3><A href="http://www.ensmp.fr:80/industrie/">Le Ministère de l'Industrie</A></H3><br> 

<li><H3><A href="http://www.edutel.fr/">Le Ministère de l'Éducation Nationale, de l'Enseignement Supérieur, de la Recherche et de l'Insertion professionnelle</A><BR></H3><br> 

<li><H3><A href="http://www.tresor.finances.fr/oat/">Le Ministère de l'Economie, des Finances et du plan</A></H3><br> 

<li><H3><A href="http://www.sante.fr">Le Ministère de la Santé publique et de l'Assurance Maladie</A></H3><br> 

<li><H3><A href="http://www.edf.fr/">Electricite de France</A></H3><br> 

<li><H3><A href="http://www.nea.fr/">OECD Nuclear Energy Agency</A></H3><br> 

<li><H3><A href="http://www.mesr.fr/">Le serveur WWW de l'Education Nationale</A></H3><br> 

<HR SIZE=5><br> 

<center> Informations:<br> 
<ADDRESS><H2><a href=mailto:Strano.Network@vttvnet.trident.nettuno.it>Strano Network  - Massive Comunicative Attack</a><br> </H2></ADDRESS><br> 
</center><br> 

</BODY><br> 
</HTML><br> 

-------->: stop cut here ---------------<br> 

'''---------------------------- Fine del messaggio del 21 dicembre 1995 ------------------------------'''  <br>


Il 30 dicembre 1995 Tommaso Tozzi spedisce il seguente messaggio nella mailing list nettime:
Il messaggio è ancora on-line nell’archivio della nettime all’indirizzo:
http://amsterdam.nettime.org/Lists-Archives/nettime-l-9601/msg00000.html


'''---------------------------- Inizio del messaggio del 30 dicembre 1995 ------------------------------''' 

Tommaso Tozzi on Sat, 30 Dec 95 17:09 MET  <br>

[Date Prev] [Date Next] [Thread Prev] [Thread Next] [Date Index] [Thread Index]  <br>
A PROJECT AND AN ACTION  <br>
To: nettime@is.in-berlin.de  <br>
Subject: A PROJECT AND AN ACTION  <br>
From: tozzi@mailserver.idg.fi.cnr.it (Tommaso Tozzi)  <br>
Date: Sat, 30 Dec 1995 16:58:49 -0500  <br>

A PROJECT AND AN ACTION: <br>

A CIVIC NETWORK <br>
A NET STRIKE <br>

by Strano Network <br>


CIVIC NETWORK PROJECT <br>

The following project consists of the technical aspect of the Civic Network  <br>
of Florence presented to the municpal  <br>
government by the Telematic Council of the Metropolitan Area of Florence. <br>
The project (originally designed by Strano Network) is made by a theoric  <br>
part (already presented at the Metaforum II  <br>
of Budapest) and of a technical part. <br>
The FirNet Telematic Council is a network coordinating more than 15 BBS of  <br>
the metropolitan area of Florence (near  <br>
the whole of the Florence'sBBS). <br>
Such BBS are nodes of several no-profit telematics networks (Cybernet,  <br>
Peacelink, European Counter Network,  <br>
Fidonet, OneNet Italia, Toscanet, Immagina) and some of them are sub-domain  <br>
Internet (but only for e-mail pruposes...). <br>
Virtual Town TV (the Strano Network's BBS) represent the host of FirNet. <br>

Technical proposal. <br>

The proposal of the Florence Civic Network divide itself in five server open  <br>
24 hours. <br>

1. Web Server  <br>
2. First Class Server  <br>
3. Fido like Server  <br>
4. FTP Server <br>
5. Nntp Server <br>

Thanks to the RCF (Florence Civic Network) server it is possible to create  <br>
an exchange node from Internet, the  <br>
Municipal administration and the no profit BBS in the Florence area (amateur  <br>
networks, associations etc.). <br>
In this way may be possible to divulgate in Internet, in bidirectional way,  <br>
the digital materials (the conferences,  <br>
messages and files) of the Municipal administration and the BBS in the  <br>
Florence metropolitan zone. So the RCF will  <br>
distribute the Internet Newsgroups, the private Internet mail and all the  <br>
digital material of the Municipal administration. <br>
Moreover the RCF will collect in itself all the area files and the local  <br>
conferences propose from the Florence's BBS. <br>

For the realisation of this idea we propose the follow plane: <br>

- WEB server (with on-line links) that contains: <br>
        - Municipal administration area (with the digital materials) <br>
        - Link area with associations and Florence civic institutions <br>
        - BBS area. A self-management space where are present the BBS that want to  <br>
participate to the project (with a  <br>
size limit for everyone). <br>
        - Internet information's area  <br>
        - RCF information's area <br>
        - Users area (users htlm page) <br>
        - Technical information's area <br>
        - Miscellaneous area (social and cultural topics) <br>

- First Class Server on-line links + gateway) that contains: <br>
        - Internet private mail <br>
        - Municipal administration area (with the digital materials) <br>
        - Link area with associations and Florence civic institutions <br>
        - Messages and files area from national and international network  <br>
(Cybernet, Toscanet, Peacelink, ECN, P- <br>
Net, Fidonet, OneNet Italia, etc.) <br>
        - Conferences and Newsgroups messages  <br>
        - BBS area. A self-management space where are present the BBS that want to  <br>
paparticipateo the project (with a  <br>
size limit for everyone) <br>
        - Internet informations area  <br>
        - RCF informations area <br>
        - Users area (messages and file area with the users on-line self management) <br>
        - Technical information's area <br>
        - Miscellaneous area (social and cultural topics) <br>

Fido like server (only gateway) that contains: <br>
        - Internet private mail <br>
        - Municipal administration area (with the digital materials) <br>
        - Messages area from associations and Florence civic institutions <br>
        - Newsgroups messages area <br>
        - Messages and files area from national and international network  <br>
(Cybernet, Toscanet, Peacelink, ECN, P- <br>
Net, Fidonet, OneNet Italia, etc....) <br>
        - Local messages area <br>
        - RCF information's area <br>

FTP server (on-line links and gateway) that contains: <br>
        - Files area from national and international network (Cybernet, Toscanet,  <br>
Peacelink, ECN, P-Net, Fidonet,  <br>
OneNet Italia, etc...) <br>
        - Municipal administration area (with the digital materials) <br>
        - Files area from associations and Florence civic institutions <br>
        - Local files area <br>
        - BBS area. A self-management space where are present the BBS that want to  <br>
participate to the project (with a  <br>
size limit for everyone) <br>

NNTP server (on-line links at limited access) that contains: <br>
        - Conferences and Internet Newsgroups messages <br>

Hardware configuration: <br>

        - Router Cisco 2500 series <br>

        - PowerMac 7100/66, 32 Mb Ram, 2 Giga HD <br>
        - Backup unity DAT 2 Giga <br>
        - Ethernet cable <br>
        - 1 (or more) modem (US Robotics 28.800 baud) <br>
        - serial port card <br>
        - 14" monitor <br>

        - PC 486/dx2, 66 MHz, 16 Mb Ram, 2 Giga HD <br>
        - Backup unity (DAT) 2 Giga <br>
        - Ethernet card and cable <br>
        - 14" monitor <br>
        - 1 modem (US Robotics 28.800 baud) <br>

Software configuration: <br>

        - First Class 2.6 (no profit BBS licence, 2000 or more users, Windows and  <br>
CLUI interface, serial card licence,  <br>
gateway uucp licence) <br>
        - TCP/IP module for First Class <br>
        - Aeolus 1.2 <br>
        - Formula 1 1.8 <br>
        - Expressnet Fido/lite <br>
        - Claris works 3.0 or Word <br>

        - HTTPD (Cern) <br>
        - Linux <br>


Schema grafico: <br>

(assente nella versione solo testo) <br>


NET'STRIKE First hour <br>

21-12-1995 <br>

from 6:00 to 7:00 p.m. (France time zone) <br>

Enjoy the first global strike in Internet <br>


Instructions: <br>

- Spread this message everywhere <br>
- a) In the date 21/12/1995, 6pm-7pm (day and hour change in relationship to  <br>
the time zone, look at the list no. 2 at the  <br>
bottom of the message), link to sites of French Government  (look at the  <br>
list no. 1 or cut and copy the home page of the  <br>
list no. 3); <br>
b) reply said procedure several times for an hour by using intervals of few  <br>
seconds. <br>

A demonstration of 1000, 10.000, 100.000 netusers all together making part  <br>
of a line crossing French Government's sites. <br>
The result of this strike will be to stop for an hour network activities of  <br>
French Government. <br>

BOIKOTT THE FRENCH GOVERNMENT'S INSTITUTIONS!. <br>

French Goverment has shown a total contempt for French people, for <br> 
international community, for common people who  <br>
just would like to grow up their sons in a better world as it: <br>
- goes on with nuclear experiments in Pacific Ocean's islands <br>
- goes on with use of nuclear energy as mainly source of "civil" energy <br>
- goes on with its projects of "social redrawing" without taking into  <br>
account the enormous presence of people in recent  <br>
demonstrations of protest against such kind of policy. <br>

These are the reasons that drove us to to take off to french government (for  <br>
a while...) some of the privileges that every  <br>
powerful man involved in war-games and exploitation plans like very much:  <br>
The access to the ever growing important  <br>
new information media. The same privileges denied to all common people. <br>
We will go on with our demonstrations with any means, using all  <br>
technologies, always respecting the law. Those political  <br>
fellows which do not take into any account people's needs will understand  <br>
very soon the real power of new information  <br>
technologies. <br>

This is the first strike that we promote, in the future there will be other  <br>
ons. If you want to get informations for next  <br>
demonstrations and activities send a message to this address: <br>


Strano.Network@vttvnet. trident.nettuno.it <br>

with subject: Net'Strike  <br>
and as content of your message your Internet address <br>


MASSIVE COMMUNICATIVE ATTACK <br>
Strano Network  <br>

===================================================== <br>
LIST 1 <br>
******* <br>

List of France government Internet Web sites: <br>

Les services Web du Gouvernement Francais <br>
http://www.adit.fr/GOUV/GOUV.html <br>

Le Ministere des Affaires Etrangeres <br>
http://www.france.diplomatie.fr/ <br>

Le Ministere de la Culture et de la Francophonie <br>
http://web.culture.fr/ <br>

Le Ministere de l'Industrie <br>
http://www.ensmp.fr/industrie/ <br>

Le Ministere de l'Education Nationale, <br>
de l'Enseignement Superieur, de la Recherche <br>
et de l'Insertion professionnelle <br>
http://www.edutel.fr/ <br>

Le Ministere de l'Economie, des Finances <br>
et du plan <br>
http://www.tresor.finances.fr/oat/ <br>

Le Ministere de la Sante; publique <br>
et de l'Assurance Maladie <br>
http://www.sante.fr/ <br>

Electricite de France <br>
http://www.edf.fr/ <br>

OECD Nuclear Energy Agency <br>
http://www.nea.fr/ <br>

Le serveur WWW de l'Education Nationale <br>
http://www.mesr.fr/ <br>

=================================================== <br>
LIST 2 <br>
******* <br>

Day and hour of the strike: <br>

Anchorage: from 8:00 to 9:00 a.m. of 21-december-1995 <br>
Atene: from 7:00 to 8:00 p.m. of 21-december-1995 <br>
Barcellona: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995 <br>
Belgrado: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995 <br>
Berlino: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995 <br>
Bruxells: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995 <br>
Copenaghen: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995 <br>
Montreal: from 0:00 to 1:00 p.m. of 21-december-1995 <br>
New York: from 0:00 to 1:00 p.m. of 21-december-1995 <br>
Oslo: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995 <br>
Parigi: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995 <br>
Roma: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995 <br>
San Francisco: from 9:00 to 10:00 a.m. of 21-december-1995 <br>
San Paolo: from 2:00 to 3:00 p.m. of 21-december-1995 <br>
Santiago: from 0:00 to 1:00 p.m. of 21-december-1995 <br>
Sidney: from 4:00 to 5:00 a.m. of 22-december-1995 <br>
Stoccolma: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995 <br>
Tokio: from 3:00 to 4:00 a.m. of 22-december-1995 <br>
Vienna: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995 <br>
Zurigo: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995 <br>

=================================================== <br>
LIST 3 <br>
******* <br>

Net'Strike home page (use to connect): <br>
--------begin cut here :<--------------- <br>

<HTML> <br>
<HEAD> <br>
<TITLE>NET'STRIKE</TITLE> <br>

<BODY> <br>

<center>v
<H1>NET'STRIKE first hour</H1> <br>
<dt><H2>21-12-1995</H2> <br>
<dt><H3>from 6 to 7 p.m. (france hour)</H3> <br>

</CENTER> <br>
<HR SIZE=5> <br>

<li><H2><A HREF="http://www.adit.fr/GOUV/GOUV.html">Les services Web du  <br>
Gouvernement  <br>
Français</A> <br>
</H2>

<HR SIZE=5> <br>

<li><H3><A href="http://www.france.diplomatie.fr/">Le Ministère des  <br>
Affaires Etrangères</A></H3> <br>

<li><H3><A href="http://web.culture.fr/">Le Ministère de la Culture  <br>
et de la Francophonie</A></H3> <br>

<li><H3><A href="http://www.ensmp.fr/industrie/">Le Ministère de  <br>
l'Industrie</A></H3> <br>

<li><H3><A href="http://www.edutel.fr/">Le Ministère de  <br>
l'Éducation Nationale, de l'Enseignement  <br>
Supérieur, de la Recherche et de l'Insertion professionnelle</A><BR></H3> <br>

<li><H3><A href="http://www.tresor.finances.fr/oat/">Le Ministère de  <br>
l'Economie, des Finances et du  <br>
plan</A></H3> <br>

<li><H3><A href="http://www.sante.fr/">Le Ministère de la Santé  <br>
publique et de l'Assurance  <br>
Maladie</A></H3> <br>

<li><H3><A href="http://www.edf.fr/">Electricite de France</A></H3> <br>

<li><H3><A href="http://www.nea.fr/">OECD Nuclear Energy Agency</A></H3> <br>

<li><H3><A href="http://www.mesr.fr/">Le serveur WWW de l'Education  <br>
Nationale</A></H3> <br>

<HR SIZE=5> <br>

<center> Informations: <br>
<ADDRESS><H2><a href=mailto:Strano.Network@vttvnet.trident.nettuno.it>Strano  <br>
Network  - Massive Comunicative  <br>
Attack</a></H2></ADDRESS> <br>
</center> <br>

</BODY> <br>
</HTML> <br>

-------->: stop cut here ---------------


*******************************************************

NET'STRIKE ECHO

The first international Internet's strike has been developed in a good result ! <br>
It is not possible to know how many Internet's users were on-line but as  <br>
there were many www french government  <br>
servers listed in our strike's msg we think several thousands of Internet  <br>
users have partecipated to the strike ! <br>
Strike effects were the above reported: <br>
- 5.45 p.m. Quick access to fr servers; <br>
- 6.00 p.m. first difficulties to access to fr servers; <br>
- 6.15 p.m. it is not possible to access to the Health and to the  <br>
Educational Ministers' www servers; <br>
- 6.30 p.m. Also the servers of the Nuclear Agency, of the French Government  <br>
and of the Indusrial Ministry decline the  <br>
access; <br>
- 6.45 p.m. The access to the servers of the National Education and of the  <br>
Health Ministers is denied while the link with  <br>
other fr servers meets several difficulties; <br>
- 7.00 p.m. Only the link with the servers of the Educational and Health  <br>
servers is denied while the functioning of the  <br>
other servers is on standard level. <br>
Apart from the "on-line" partecipation we have recorded the arrive of  <br>
several msg of approval to the demonstration  <br>
from all over the world. <br>
The Italian press has shown attention to this kind of strike by publishing  <br>
several articles (La Nazione, Unita',  <br>
Repubblica while the left-wing newspaper Manifesto has not published any  <br>
note on this demonstration!). <br>
The strike has been "transmitted" by several Italian "radio" such as  <br>
Controradio and Radio Popolare and other kinds of  <br>
local and national information networks has spread news about the strike. <br>
Our protest msg developed on 14.12.95 has been spread all over the world  <br>
after few days showing: <br>
- the interest of many people to counteract the French current policy on  <br>
nuclear and social items; <br>
- the willing to be involved in a NET'STRIKE; <br>
- the existence of a world-wide movement able to counteract world-wide  <br>
injustice; <br>
- the capacity to develop a such kind of movement in a short time. <br>
Finally we outline that: <br>
- several users have not set browser preferences in such a way to really  <br>
link with the server each time (cache memory  <br>
at 0) and not with its own PC; <br>
- it could be possible (for the next time) to build up software oriented to  <br>
the specific goal to make an "electroni  <br>
demonstration" at the internal of a www server. <br>
As a result of this first net'strike's test we are sure that a strike  <br>
organized at the internal of internet (with more days to  <br>
organize the strike, specific software, specific instructions) can be a  <br>
powerful media to counteract international injustice. <br>
We are happy to see how the inter-activity offered by Internet has offered  <br>
the opportunity to many people to stand-up  <br>
on the electronic frontier not for business or for show goals but for social  <br>
global demonstration! <br>




Prev by Date: zk-proceedings 95  <br>
Next by Date: ZKP pre 1.9  <br>
Prev by thread: zk-proceedings 95  <br>
Next by thread: ZKP pre 1.9  <br>
Index(es):  <br>
Date  <br>
Thread <br>


'''---------------------------- Fine del messaggio del 30 dicembre 1995 ------------------------------''' 

A gennaio del 1996 Strano Network organizza un netstrike contro il Governo Messicano per protestare contro le politiche nel Chiapas (due anni prima di quello organizzato da Ricardo Dominguez).
Di seguito viene riportato il testo del messaggio diffuso da Tommaso Tozzi per promuovere tale netstrike.
Nel campo To: del messaggio si nota che tra i destinatari di tale messaggio c’è Wolfgang Sthaele, che dirigeva The Thing di cui allora era collaboratore Ricardo Dominguez.
Il messaggio è ancora on-line nell’archivio della nettime all’indirizzo:
http://amsterdam.nettime.org/Lists-Archives/nettime-l-9602/msg00018.html


'''---------------------------- Inizio del messaggio del 17 febbraio 1996 ------------------------------''' 


Tommaso Tozzi on Sat, 17 Feb 96 20:41 MET  <br>

[Date Prev] [Date Next] [Thread Prev] [Thread Next] [Date Index] [Thread Index]  <br>
chiapas net strike  <br>
To: west@mail.utexas.edu, WgrCCS@hamp.hampshire.edu, will@byteback.dircon.co.uk, wolf@thing.nyc.ny.us, wolfgang.nier@rz.fh-regensburg.d400.de, wolfgang.staehle@thing.nyc.ny.us, wvdcruij@xs4all.nl, yavelow@xs4all.nl, zack@contrib.de, zack@u.ropax.contrib.de  <br>
Subject: chiapas net strike  <br>
From: tozzi@mailserver.idg.fi.cnr.it (Tommaso Tozzi)  <br>
Date: Sat, 17 Feb 1996 20:43:21 -0500  <br>

English translation at bottom <br>
====================== <br>


Saturday 2 march 1996 National Stand-Up in Italy to Solidarize with Chiapas  <br>
and Boycott the Mexican Government  <br>
by the Italian Coordination of the Committees Supporting the "Zapatista" Fight <br>

Sabato 2 marzo 1996 giornata nazionale di mobilitazione a sostegno del  <br>
chiapas e di boicottaggio del governo messicano  <br>
indetta dal COORDINAMENTO DEI COMITATI DI SOSTEGNO ALLA LOTTA ZAPATISTA. <br>

------------- <br>

La giornata prevede presidii ai consolati messicani in italia in  <br>
concomitanza con CORTEO ELETTRONICO  <br>
ATTRAVERSO LE PIAZZE TELEMATICHE DEL GOVERNO MESSICANO CONTRO LA POLITICA  <br>
REPRESSIVA ATTUATA VERSO LAPOPOLAZIONE DEL CHIAPAS ED IN SOLIDARIETA' CON LE  <br>
ISTANZE  <br>
DI LIBERAZIONE SOCIALE DEL POPOLO MESSICANO. <br>

In particolare il CORTEO ELETTRONICO si svolgera' in un'ora e per un'ora  <br>
dalle ore(italiane ) 19.00, 20.00  <br>
(presumibilmente compatibile con le attivita' universitarie messicane :ore  <br>
corrispondenti 12.00,13.00e con quelle  <br>
lavorative italiane ). I siti da attraversare sono i seguenti : <br>

Gabinete del Gobierno del estado del Mexico: <br>
http://www.udg.mx/Gabinete/Info/gabinete.html <br>

Mexican Bank for ForeignTrade: <br>
http://lince.dgsca.unam.mx/bancomext/ENGLISH2.HTM <br>

L'unica indicazione tecnica iniziale e' quella di passare continuamenta da  <br>
un sito all'altro settando la Cache Memory a 0. <br>

    le parole sono armi!! <br>

L'esperienza  zapatista ha rimesso in discussione,  almeno in  <br>
Europa,l'internazionalismo visto come momento di  <br>
solidarieta' nei confronti di organizzazioni, movimenti guerriglieri di  <br>
matrice marxista che si ponevano l'obbiettivo della  <br>
conquista del potere. Ora e' evidente che, con il crollo del muro di Berlino  <br>
e del socialismo reale il problema della  <br>
solidarieta' assume contorni differenti . I primi a recepire questo  <br>
cambiamento sono proprio gli zapatisti, che fin dal  <br>
primo comunicato evidenziano la differenza con le guerriglie sud americane  <br>
,come il fronte sandinista e quello  <br>
salvadoregno(legate ad una visione bipolarista della politica internazionale  <br>
che ne determinava le scelte) ,uscendo dalla  <br>
logica di avanguardia combattente che lotta per la conquista del potere .  <br>
Questa novita' porta naturalmente gli zapatisti  a  <br>
non avere piu' come punto di riferimento i vari "partiti fratelli",  ma piu'  <br>
in generale i movimenti antagonisti che lottano  <br>
contro lo sviluppo capitalista. La mondializzazione del capitalismo e la  <br>
considerazione di questo, come unico modello  <br>
sociale, porta alla divisione del mondo, non piu' da un punto di vista  <br>
politico (EST - OVEST), ma essenzialmente  <br>
economico non piu' determinato da confini geografici, causando un ulteriore  <br>
impoverimento dei paesi meno sviluppati,  <br>
fame e miseria negli ex paesi socialisti, forti movimenti migratori verso  <br>
quelli ricchi e in questi ultimi disoccupazione e  <br>
impoverimento delle classi subalterne. In questo contesto,  <br>
l'internazionalismo assume un nuovo significato. L'EZLN con  <br>
gli appelli lanciati all'opposizione sociale mondiale chiede non solo  <br>
solidarieta' e appoggio, ma  l'utilizzo del pensiero  <br>
Zapatista, rapportato alle diverse realta' per la creazione di un fronte  <br>
d'opposizione mondiale alla nuova dottrina  <br>
capitalista: il Neo-Liberismo. Fin dai primi comunicati,  Marcos pone  <br>
l'accento su questo aspetto cioE' combattere in ogni  <br>
paese le diverse forme in cui il capitalismo si manifesta e ne da un esempio  <br>
solidarizzando con la lotta degli operai dell'  <br>
Alfa di Arese. La loro lotta E' la nostra lotta.  In Messico l'accordo  <br>
NAFTA(accordo di libero commercio tra USA  <br>
Messico e Canada) e' uno dei molteplici strumenti utilizzati dalle lobbies  <br>
internazionali per accrescere i loro profitti. La  <br>
conseguenza piu' evidente dopo l'entrata in vigore del NAFTA e' stato un  <br>
aumento della disoccupazione poiche' le  <br>
piccole e medie imprese sono praticamente scomparse; inoltre la svalutazione  <br>
del Pesos nel '95 ha reso ancora piu'  <br>
critica la situazione economica dei messicani: con Salinas, ex presidente,  <br>
venivano riconusciuti 40 milioni di poveri,  <br>
anche se l'ONU affermava che il 77% della popolazione si trovava in  <br>
condizioni di indigenza. Ora nessuno guadagna  <br>
abbastanza per poter vivere. Gli unici che sono stati favoriti dal NAFTA  <br>
sono i grandi monopoli, come le grandi  <br>
imprese editoriali e televisive e le filiali messicane delle multinazionali.  <br>
Per sostenere questo progetto economico, il  <br>
Fondo Monetario Internazionale,  per la prima volta dalla sua nascita,  <br>
stanzia 20 milioni di dollari:  questo accade il 2  <br>
febbraio1995;  il 9 febbraio l'offensiva dell'esercito federale coordinata  <br>
direttamente dai satelliti spia americani  cerca di  <br>
azzerare l'esperienza zapatista,questo sta a dimostrare come le scelte anche  <br>
di carattere politico vengono prese a wall  <br>
street. Nello stesso periodo assistevamo in Italia ad uno dei piu' grandi  <br>
attacchi contro i diritti dei  lavoratori con lo  <br>
smembramento dello stato sociale, causato anche qui  dalla acquisizione dei  <br>
dettami del neo-liberismo e con la perdita di  <br>
un milione e 500mila  posti di lavoro e l'abbassamento del tenore di vita  <br>
nonostante l'aumento del PIL .  Un  <br>
neoliberismo, che diventa la ricetta per tutti i paesi che permette di  <br>
azzerare diritti sociali acquisiti da decenni di lotte in  <br>
alcuni, e in altri da' libero accesso alle speculazioni economiche delle  <br>
potenze industriali . Il Processo Mondiale di  <br>
regressione sociale che si sta attuando voluto da coloro che da sempre  <br>
detengono il potere sostenuti da F.M.I., da i  <br>
propri governi e da quelli controllati con prestiti e accordi economici,  <br>
aumenta il divario tra ricchi e poveri a favore  <br>
delle grandi imprese che raddoppiano i propri profitti ma condannano   <br>
milioni di lavoratori alla disoccupazione. Il  <br>
malcontento che investe sia i paesi industrializzati sia quelli meno  <br>
sviluppati, si e' manifestato in diverse forme ma tutte  <br>
dirette contro un nemico comune. Se in un paese industrializzato e ricco  <br>
come la Francia la protesta e' stata  <br>
caratterizzata da colossali manifestazioni e scioperi nazionali, in un paese  <br>
come il Messico, gia' diviso profondamente in  <br>
classi ricche detentrici del potere e classi povere che devono far fronte  <br>
alla miseria la fame e le malattie, l'unica strada  <br>
per gli indios e' stata quella delle armi; la sola che il governo,  <br>
proprietari terrieri  e i padroni Americani potessero  <br>
capire. Due metodi di lotta diversi ma entrambi rivolti contro una dottrina   <br>
capitalista che sta assoggettando sempre piu' i  <br>
paesi alla potenza del denaro e portandoli verso crisi economiche che per  <br>
altri significano prosperita'. L'insurrezione  <br>
zapatista iniziata il 1 gennaio 1994 non ha solo creato la paura nei mercati  <br>
americani, ma soprattutto ha riproposto il  <br>
dibattito sulla solidarieta' internazionale. Il grido zapatista e' arrivato  <br>
anche in Italia : si sono costituiti comitati,  <br>
associazioni e collettivi in sostegno a l'E.Z.L.N., dando vita  ad un  <br>
coordinamento nazionale e Europeo per sostenere la  <br>
causa zapatista  e attraverso una cooperazione tra tutte le forze  <br>
(collettive o individuali) dare vita a progetti per un aiuto  <br>
piu' pratico alle popolazioni in Chiapas. Questo Coordinamento nazionale in  <br>
appoggio alla lotta zapatista  arrivato al   <br>
quarto incontro, sta portando avanti diverse iniziative: la costruzione di  <br>
un centro sociale autogestito dal popolo  <br>
chiapaneco a Oventic in Chiapas, un progetto di educazione e di  <br>
alfabetizzazione attraverso l'espressione artistica  per  <br>
i bambini Chiapanechi(circa 275 per una durata di circa 5 anni) a Las  <br>
Margaritas nella Selva Lacandona, e un progetto  <br>
promosso dallo SLAI- COBAS di sostegno all'autorganizzazione delle comunita'  <br>
indigene. Per la loro sovvenzione, e'  <br>
stato pubblicato un libro di racconti di Marcos e prodotti 1000 calendari  <br>
dell'EZLN, oltre al lancio di una campagna  <br>
nazionale per la raccolta fondi.  <br>

coordinamento dei comitati di sostegno alla lotta zapatista <br>

Firenze, 18.02.96 <br>
Strano Network sostiene questa iniziativa con tutti i suoi strumenti di  <br>
comunicazione. <br>

************************* <br>

Saturday 2 march 1996 National Stand-Up in Italy to Solidarize with Chiapas  <br>
and Boycott the Mexican Government  <br>
by the Italian Coordination of the Committees Supporting the "Zapatista" Fight <br>

During this day the Italian Coordination is going to organize several  <br>
demonstrations in front of Italian Mexican  <br>
Consulates and, in the same time, a Net Strike against two Mexican Internet  <br>
Addresses with the aim to protest again the  <br>
repressive initiatives carried out by the Mexican Government against the  <br>
People of Chiapas and supporting the social  <br>
demands of the Mexican People. <br>

The Net Strike will be carried out against the Gabinete del Gobierno des  <br>
Estado del mexico's URL: <br>
http://www.udg.mx/Gabinete/Info/gabinete.html <br>
and the Mexican Bank for Foreign Trade's URL:  <br>
http://lince.dgsca.unam.mx/bancomext/ENGLISH2.HTM <br>
from 7.00-8.00 p.m. Italian time (12.00 a.m. - 01.00 p.m. Mexican time). <br>
Please pay attention to set the cache memory of the browser's program to 0  <br>
and to cross nonstop from an address to the  <br>
other. <br>

WORDS ARE ARMS ! <br>

Some words about "Zapatista" experience. <br>
The "Zapatista" experience has put again under discussion the concept of  <br>
internationalism as a way to solidarize with  <br>
organizations, guerrilla movement of marxist style whose main goal is the  <br>
conquest of the power. Now, after the  <br>
falldown of the Berlin's wall and of the realist socialismm, the concept of  <br>
solidarity has a new mean. The first ones to  <br>
understand this are the "Zapatistas" by the issue of their first  <br>
announcement outlining the differences existing between  <br>
them and the "Sandinista" and "Salvador"'s fronts. As a concequence, the  <br>
Zapatistas take in more consideration the  <br>
several antagonist movements fighting against the capitalist model all over  <br>
the world rather than a powerful party. The  <br>
spreading of capitalism as a world's standard social model has re-designed  <br>
the world's political borders outlining the  <br>
differences between poor people and rich ones rather than between Eastern  <br>
and Western countries. The EZLN cries  <br>
not only ask for solidarity but also invite the opposition forces to  <br>
counteract the new capitalist philosophy: the Neo-Free- <br>
Trade Concept. The first press-releases of Marcos outline the importance of  <br>
counteracting the capitalist model in every  <br>
country of the world and, as a consequence, one of the first EZLN's  <br>
initiative is to solidarize with the demostrations of  <br>
the Italian workers of "Alfa di Arese". In Mexico, the NAFTA agreement  <br>
(free-trade agreement signed by USA,  <br>
Mexico and Canada) is one of the many tools used by international lobbies to  <br>
increase their profits. As a consequence,  <br>
also the Mexican unemployment figures and the Pesos devaluation increase  <br>
while the little firms die. On 1995 the poor  <br>
people in Mexico are 40 millions of units, the 77% of the whole. Only the  <br>
monopolies, the big publishing and TV  <br>
companies and the multinational branches take advantage of the NAFTA  <br>
agreement. On 2 february 1995, the FMI  <br>
involves itself with 20 milllions of dollars to support this kind of  <br>
"economic project". On 9 february 1995 the mexican  <br>
federal army's offensive supported by the US spy satellites has the main  <br>
goal to erase the Zapatista's experience. In the  <br>
same time, in Italy, a political attack to the social welfare causes a loss  <br>
of 1.500.000 work's units. These are only some  <br>
examples of how the application of Neo-Free-Trade concept all over the world  <br>
means an increase of profits for the big  <br>
business and an increase of problems for the poor people. As e result, the  <br>
discontent of workers and unemployed  <br>
people of industrial and non-industrial countries lead to record thousands  <br>
of demonstrartions all over the world sharing  <br>
a unique enemy: the Neo-Free-Trade Concept. While in France the social  <br>
protest is represented by huge  <br>
demonstrations and national strikes, in Mexico the indios choose the  <br>
guerrilla as an appropriate answer to land-owners,  <br>
Mexican and US government which have injuried Mexican people with poverty,  <br>
hunger and illness. The Zapatista's  <br>
revolt started on 1 January 1994 has caused fear among US markets and  <br>
otulined the need to discuss about international  <br>
solidarity. The Zapatista's cry has been listened also in Italy: committees,  <br>
associations and movements have carried out a  <br>
national coordination supporting the EZLN and designing social projects to  <br>
help Chiapas people with the collaboration  <br>
of Italian workers' roganizations. <br>

Coordination of Italian Committees Supporting Zapatista's Fight <br>

* * * * * * * * * *  <br>
Florence, 18 february 1996 <br>
Strano Network supports this initiative with all its communication's tools. <br>
* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * ** * * * * * * * * * <br>




Prev by Date: No Subject  <br>
Next by Date: nettime: CYBERSPACE  <br>
Prev by thread: No Subject  <br>
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Index(es):  <br>
Date  <br>
Thread  <br>


'''---------------------------- Fine del messaggio del 17 febbraio 1996 ------------------------------''' 


A maggio del 1996 viene organizzato con successo un netstrike da Strano Network contro il sistema della giustizia americana per protestare in favore di Mumja Abu Jamal e di Silvia Baraldini. Il server della Casa Bianca si ingolfa fino a bloccarsi del tutto per circa 12 ore.

A primavera del 1996 esce il libro Net strike, no copyright, ecc., a cura di Strano Network, AAA edizioni, Italia, il cui testo iniziale dal titolo “Net strike starter kit - Istruzioni per organizzare uno sciopero in internet” è realizzato da Tommaso Tozzi.

Particolare successo ha avuto anche il Netstrike promosso dall'Anonymous Digital Coalition (1998), che ha bloccato alcuni siti finanziari messicani in sostegno alla lotta zapatista: emozionante il clima che si respirava dentro il canale irc di coordinamento (irc e e-mail sono forse le principali vie di propaganda per questo tipo di mobilitazione) quando veniva verificato in tempo reale il crollo della funzionalità dei siti da bloccare in nome degli indios del chiapas.
A settembre del 1998 nel Festival di Ars Electronica a Linz in Austria, P. Riemens ed altri organizzano una sezione denominata "Info War" a cui partecipa una vasta area dell'hacktivism internazionale, attraverso conferenze e installazioni. "Info War" è uno degli incontri che contribuisce a diffondere a livello internazionale le pratiche dell'hacktivism.
Per tale occasione l'Electronic Disturbance Theatre realizza il software floodnet per fare i netstrike ed inizia ad organizzare dei netstrike chiamandoli "virtual sit-in".
Quello di settembre del 1998 è uno dei netstrike meno riusciti. È il Netstrike globale contro Zedillo, il Pentagono e la Borsa delle Merci di Francoforte promosso dall'Electronic Disturbance Theatre con una forte partecipazione italiana. Il netstrike non riesce in quanto i promotori consigliano di utilizzare una applet java che viene a sua volta sfruttata da una contro-applet java del Pentagono per mandare in crash la maggior parte dei pc partecipanti all'azione.
Nel dicembre 1998 Netstrike a favore del Centro Popolare Autogestito di Firenze contro un sito della Coop che andrà in crash a metà percorso del netstrike. Malgrado la piena riuscita tecnica ottiene scarsissimo risalto sulla stampa.
Nel maggio 1999 Netstrike contro la guerra nella ex-Jugoslavia. Il netstrike tecnicamente non riesce ma la notizia circola molto sui giornali. È uno di quei casi in cui comunque il netstrike raggiunge lo scopo di far parlare di un determinato argomento.
Nel giugno 2000, malgrado una apparente scarsa partecipazione, il Netstrike per bloccare il sito dell'Ocse riesce verso la fine del tempo di mobilitazione e il sito risulta inaccessibile anche per le 12 ore successive. È uno di quei casi in cui viene proposta una nuova tecnica per portare avanti il netstrike: concentrare l'attenzione sul locale motore di ricerca per impegnare le risorse della macchina e renderla inutilizzabile.
A novembre del 2000 il Presidente del Consiglio della Regione Toscana censura il netstrike indetto da T. Tozzi e G. Verde come opera d'arte contro lo Stato del Texas all'interno di una mostra collettiva organizzata dalla Regione Toscana stessa contro la Pena di Morte.
Di seguito si può leggere il comunicato creato in occasione di tale netstrike, che fu comunque realizzato, sebbene al di fuori della mostra:


'''---------------------------- Inizio del comunicato del 30 novembre 2000 ------------------------------''' 

(ENGLISH TRANSLATION AT BOTTOM) <br>


1786--->2000 <br>
NETSTRIKE 214.T <br>
CONTRO LA PENA DI MORTE <br>
30 novembre 2000 <br>


1) La censura della Regione Toscana non ferma il NETSTRIKE 214.T contro la pena di morte.

2) Si moltiplicano le innumerevoli adesioni da tutto il mondo.

3) Gli orari del NETSTRIKE 214.T in tutto il mondo.

4) Il nuovo sito www.netstrike.it per le info.




Il NETSTRIKE 214.T proposto come progetto artistico da Tommaso Tozzi e Giacomo Verde per una mostra organizzata dalla Regione Toscana, per quanto abbia ottenuto il consenso della commissione organizzatrice della mostra, e’ stato censurato dalle Istituzioni regionali (vedi www.netstrike.it/214t/lettera.htm). <br>
Nonostante cio’ il NETSTRIKE 214.T viene comunque confermato e sara’ realizzato in modo indipendente dalle istituzioni regionali, ma con la partecipazione delle oramai moltissime associazioni, gruppi e singoli individui che stanno aderendo all’iniziativa da ogni parte del mondo. <br>
Questa e’ l’ennesima riprova che la rete e’ un luogo dove l’arte puo’ recuperare una liberta’ dal controllo verticale dei pochi attraverso la partecipazione orizzontale dei molti. Il 30 novembre 2000 durante il NETSTRIKE 214.T verra’ a mancare il click sul mouse del ristretto pubblico alla mostra organizzata dalla Regione Toscana, ma al suo posto vi saranno i moltissimi click degli anonimi e liberi individui sparsi nel mondo, ma riuniti da un comune senso di giustizia. <br>
Non sara’ il click di un singolo individuo a fermare simbolicamente per un’ora il sito del Texas Department of Criminal Justice (http://tdcj.state.tx.us/) e dello Stato del Texas (http://www.state.tx.us/), ma cio’ avverra’ solo a causa del pacifico click congiunto di migliaia e migliaia di individui che visitando simultaneamente tali siti esprimeranno la loro protesta contro una forma di giustizia disumana e criminale che ancora persiste in 118 paesi del mondo.

Il NETSTRIKE 214.T si svolgera’ come previsto il 30 di novembre 2000, dalle ore 18:00 alle ore 19:00 (data e ora italiana). In relazione al differente fuso orario, di seguito riportiamo l’elenco degli orari (e della differente data) per ogni altra parte del mondo. <br>
Ulteriori informazioni su come partecipare al NETSTRIKE 214.T sono visibili al sito www.netstrike.it/214t/

Tommaso Tozzi e Giacomo Verde

ORARI E DATA DEL NETSTRIKE 214.T PER TUTTO IL MONDO <br>
 
GMT+1 18.00-19.00 Roma, Amsterdam, Berlino, Berna, Lubiana, Belgrado,  <br>
Bratislava, Budapest, Praga, Rabat, Madrid, PArigi, Sarajevo, Sofia,  <br>
Varsavia, Zagabria (30 november 2000) <br>

GMT+2 19.00-20.00 Atene, Istanbul, Bucarest, Cairo, Gerusalemme, Pretoria,  <br>
Helsinki (30 november 2000) <br>

GMT+3 20.00-21.00 Baghdad, Kuwait, Riyad, Mosca, Volgograd (30 november 2000)

GMT+3.30 20.30-21.30 Teheran (30 november 2000)

GMT+4 21.00-22.00 Tblisi (30 november 2000)

GMT+4.30 21.30-22.30 Kabul (30 november 2000)

GMT+5 22.00-23.00 Islamabad (30 november 2000)

GMT+5.30 22.30-23.30 Bombay, Calcutta, Dehli (30 november 2000)

GMT+6 23.00-24.00 Dacca, Colombo (30 november 2000)

GMT+7 00.00-01.00 Bangkok, Hanoi, Giacarta (1 december 2000)

GMT+8 01.00-02.00 Pechino, Hong Kong, Perth, Singapore, Taipei (1 december 2000)

GMT+9 02.00-03.00 Osaka, Tokyo, Seoul (1 december 2000)

GMT+10 03.00-04.00 Sidney, Valdivostok (1 december 2000)

GMT+11 04.00-05.00 Nuova Caledonia (1 december 2000)

GMT+12 05.00-06.00 Auckland, Figi (1 december 2000)

GMT-12 5.00-6.00 Eniwetok (30 november 2000)

GMT-11 6.00-7.00 Samoa (30 november 2000)

GMT-10 7.00-8.00 Hawaii (30 november 2000)

GMT-9 8.00-9.00 Alaska (30 november 2000)

GMT-8 9.00-10.00 Costa del Pacifico (30 november 2000)

GMT-7 10.00-11.00 Arizona (30 november 2000)

GMT-6 11.00-12.00 Citta' del Messico (30 november 2000)

GMT-5 12.00-13.00 Bogota', Lima, Quito, USA, Canada (30 november 2000)

GMT-4 13.00-14.00 Caraca, La Paz, Santiago, Costa Altanatica (30 november 2000)

GMT-3.30 13.30-14.30 Terranova (30 november 2000)

GMT-3 14.00-15.00 Brasilia, Buenos Aires, Georgetown (30 november 2000)

GMT-2 15.00-16.00 Medioatlantica (30 november 2000)

GMT-1 16.00-17.00 Azzorre, Isole di Capo Verde (30 november 2000)

GMT= 17.00-18.00 Dublino, Edimburgo, Londra (30 november 2000)


--------------------------------------------------------------------------------------------- <br>
(ENGLISH VERSION) <br>
--------------------------------------------------------------------------------------------- <br>

1786--->2000 <br>
NETSTRIKE 214.T <br>
AGAINST THE DEATH PENALTY <br>
---------------------------- <br>



'''---------------------------- Fine del comunicato del 30 novembre 2000 ------------------------------''' 


Per solidarietà contro gli sgomberi dei Csa milanesi il Loa riesce a convincere migliaia di web-surfers a intasare il server del Comune di Milano per più di tre ore (28 settembre 2000). L'azione riesce completamente e convince definitivamente ampi settori del movimento italiano dell'utilità di questo strumento di protesta. C'è una ricaduta discreta sulla stampa locale e nazionale e grazie al netstrike si scopre una grave mancanza del server del Comune di Milano consistente nella messa online dei dati privati di molti cittadini: la denuncia arriva anche al Garante della Privacy.

Il 1 gennaio 2001 Tozzi scrive il seguente testo che viene pubblicato dopo pochi mesi sulla rivista Cut-Up.
Tommaso Tozzi, “Primo film: i botti di capodanno – Secondo film: l’arte (il conflitto) – Terzo film: Il netstrike (la risoluzione)”, su “Cut-Up”, n. 2, primavera 2001, La Spezia.


'''----- Inizio del testo TRE FILM: I BOTTI DI CAPODANNO, L’ARTE E IL NETSTRIKE -----''' 


TRE FILM:
I BOTTI DI CAPODANNO, L’ARTE E IL NETSTRIKE


IL PRIMO FILM: LA PRESENTAZIONE

PROLOGO
Ho avuto modo di passare la notte di capodanno in due situazioni differenti, osservandone una terza, e questo mi ha dato modo di intuire una uguaglianza ed una differenza.
In entrambe le situazioni si festeggiava collettivamente il passaggio da un anno (alcuni dicevano un millennio) ad un anno (o millennio) diverso.
I fattori che univano le tre situazioni erano dunque un sentimento di cambiamento e di evento collettivo.
Che questo stesse avvenendo realmente non era soggetto a discussione, il sentimento che si viveva era quello descritto prima.
Ovvero il sentimento esisteva.
Poi ho provato a riflettere e mi sono reso conto che pur presente in entrambe le situazioni il sentimento era, a seconda dei casi, differente.

SCENA TRE
La terza situazione, quella osservata, era lo scenario che da un punto di vista favorevole si aveva delle colline e del centro di Firenze: uno spettacolo di fuochi d’artificio che esplodevano in cielo con molta luce e forti botti.
Lo spettacolo era veramente “bello” a vedersi, qualcosa che provocava la voglia di agire e partecipare, ma di fatto era uno spettacolo cui si assisteva pensando a quanto dovevano costare quei bei botti e che di fatto non si sarebbe mai potuto essere in grado di fare anche noi uno spettacolo cosi’ bello. 
Il sentimento era di ammirazione, ma ottenebrato da una frustrazione di non partecipazione.

SCENA DUE
Dalla nostra posizione abbiamo provato a fare il nostro “piccolo spettacolo”. Qualche girandola, fontana e piccoli petardi sono stati inscenati su una terrazza con una successione programmata ed un “piccolo spettacolo casalingo” che provocava grandi applausi e felicita’, sebbene l’occhio sfuggisse verso le luci in lontananza o il suono fosse ottenebrato da botti ben piu’ grossi che scoppiavano lontano.
Il sentimento era di felicita’ e partecipazione, ma ottenebrato da una rivalita’ con qualcosa di piu’ spettacolare in lontananza, mista alla sensazione che il soggetto fossero piu’ i petardi che non le nostre esistenze unite in una stanza.

SCENA UNO
Ad una certa ora ci siamo spostati in casa di cari amici. Nella stanza dove si era non si vedevano ne si sentivano botti. L’unico spettacolo era una candela sulla tavola, della musica reggae ed un emozionato tintinnio di bicchieri quando abbiamo scambiato un brindisi.
Eppure il sentimento era di gioia, di grande fratellanza, di vite condivise, di storie che vivevano insieme quel passaggio in un nuovo millennio confrontandosi e incontrandosi sui giudizi e le passioni. 
Tutto cio’ mediato dalla soffusa luce della candela e della tenue musica reggae.
C’era stato anche un piccolo dono dal nepal, un cerchietto, che ho lasciato nella tasca del giaccone davanti al cuore, con pochi segni che, si dice, portino fortuna.


IL SECONDO FILM: IL CONFLITTO

PROLOGO
Ho avuto modo di passare parte della mia vita accanto a due esperienze artistiche differenti, osservandone una terza.
In entrambe le esperienze si trattava di mettere in atto la propria idea di arte.
Cio’ che univa le tre situazioni era dunque l’arte e il sentimento ad essa relativo.
Il sentimento era reale ed in ognuna delle tre situazioni era presente, ma riflettendoci mi sono reso conto che a seconda dei casi era differente.

SCENA TRE
La terza situazione, quella osservata, era lo scenario che scorre di fronte ai propri occhi quando si cammina all’interno dei musei, delle gallerie d’arte, o mentre si sfoglia libri e riviste d’arte di “palazzo”.
Si ha di fronte cose bellissime a vedersi, che mentre le guardi ti provocano un turbamento ed una voglia di esprimerti. Ma tali sensazioni sono frustrate dalla constatazione di quanto sara’ costato realizzare cio’, di quanto tempo ci sara’ voluto a realizzarlo e che non si sara’ mai in grado di esprimersi anche noi in un modo cosi’ “bello”.
Il sentimento e’ di ammirazione, ma ottenebrato da una frustrazione di non partecipazione.

SCENA DUE
Dalla nostra posizione abbiamo provato a fare il nostro “piccolo museo interattivo”, la nostra “rivista d’arte aperta a tutti”, a fare arte con strumenti “poveri”. Qualche piccola mostra on-line, qualche performance interattiva sono stati inscenati dai muri di casa propria, con la propria linea del telefono, in un susseguirsi di “piccoli spettacoli casalinghi” che provocava in noi grande gioia e felicita’, sebbene i nostri eventi fossero ottenebrati da musei ben piu’ imponenti, mostre con un’enorme risonanza, grandi botti artistici che scoppiavano altrove.
Il nostro sentimento era di felicita’ e di partecipazione, ma ottenebrato da una rivalita’ con qualcosa di piu’ spettacolare in lontananza, mista alla sensazione che il soggetto fossero piu’ le mostre e le performance che non le nostre esistenze unite in un luogo virtuale.

SCENA UNO
Di fatto, in altri luoghi dove “non si parlava di arte”, dove non si vedevano mostre, riviste d’arte o si facevano performance, ci sono state persone che hanno fatto opere d’arte. L’unico musica poteva essere “il suono di un bastone fatto scorrere su un’inferriata”, “il fruscio dei capelli di una donna”, l’unica performance poteva essere “una camminata nei boschi a cercare funghi”.
La loro arte era condividere la costruzione di un mondo migliore e questo fatto in ogni luogo ed in ogni situazione fosse possibile.
Il sentimento era di gioia, di grande fratellanza, di vite condivise, di storie che vivevano insieme quel passaggio in un nuovo millennio confrontandosi e incontrandosi sui giudizi e le passioni.
Di tutto cio’ mi e’ rimasto qualche sasso o castagna raccolta nei boschi e che ancora tengo nella tasca del giaccone davanti al cuore, si dice, che porti fortuna.

IL TERZO FILM: LA RISOLUZIONE

PROLOGO
Ci possono essere, tra gli altri, due modi differenti di far sentire la propria voce in internet, negandone un terzo.
In entrambe le esperienze si tratta di esprimere un consenso intorno ad una questione.
Cio’ che unisce le tre situazioni dovrebbe dunque essere il riconoscimento di alcuni diritti fondamentali ed il sentimento ad essi relativo.
Il sentimento e’ reale ed in ognuna delle tre situazioni e’ presente, ma riflettendoci ci si rende conto che a seconda dei casi e’ differente.

SCENA TRE
La terza situazione, quella negata, e’ una forma del fare informazione in cui sussiste il principio della delega. Una situazione in cui le nostre opinioni sono espresse e se ne rendono portatori alcuni, anziche’ noi stessi in prima persona.
E’ il mondo attuale dei media; un mondo in cui nonostante un modo di creare notizie altamente professionale si ha un limite nella mancanza di autodeterminazione degli obbiettivi del fare informazione da parte del cittadino del mondo. Uno scenario estremamente costoso e complesso al punto da rendere praticamente impossibile la possibilita’ di parteciparvi come soggetto anziche’ oggetto della comunicazione.
Il sentimento e’ di seduzione, ottenebrato da una frustrazione di non partecipazione.

SCENA DUE
Dalla nostra posizione abbiamo provato a creare la forma del “netstrike”, per provare a fare informazione e dare voce alla protesta con strumenti “poveri” e “partecipativi”. Qualche corteo telematico e’ stato inscenato dai muri di casa propria, con la propria linea del telefono, in un susseguirsi di scioperi globali che provocava in noi grande gioia e felicita’, sebbene i nostri eventi fossero ottenebrati dal martellante incedere degli avvenimenti sociali, politici ed economici e di un’incessante campagna di disinformazione a livello mediale.
Il nostro sentimento era di felicita’ e di partecipazione, ma ottenebrato da una rivalita’ con la “societa’ dello spettacolo”, misto ad una mia personale sensazione che potesse esserci il rischio che il soggetto dell’azione della protesta non fosse quello di riuscire attraverso un evento simbolico a creare consenso di massa, bensi’ ci si riducesse ad avere come obbiettivo quello di far si che l’evento netstrike bloccasse per un’ora il sito colpito.

SCENA UNO
L’evento netstrike e’ un atto simbolico e di fatto non ha nessun valore che il sito venga effettivamente bloccato.
Cio’ che ha valore e’ qualcosa che sta da qualche altra parte: ha valore la presa di coscienza da parte del maggior numero di persone possibile intorno a questioni nodali. Ha valore che tale presa di coscienza sia talmente alta e condivisa da sentirsi in dovere di passare almeno un’ora del proprio tempo a protestare con un mouse contro tali questioni.
E’ essenziale che vi sia partecipazione. Non e’ essenziale che il sito venga bloccato.
E la partecipazione ha poco a che fare con il netstrike in se, ovvero con l’evento di un’ora.
E’ in altri tempi ed in altri luoghi che e’ essenziale lavorare.
Non ha senso passare ore a ipotizzare la realizzazione di un software che aumenti l’ingombro di banda, anzi ritengo cio’ qualcosa di mistificante, non alla portata di tutti, scorretto e da evitare.
Cio’ che serve e’ una pratica “sincera” e “facile”.
Non servono “trucchi” quando si e’ dalla parte della ragione.
Serve una pratica che ribalti i meccanismi della delega e che renda ognuno attore sociale fornendogli la possibilita’ di partecipare in prima persona su questioni nodali.
Il netstrike e’ dunque un evento simbolico e tale deve rimanere. Un evento di un’ora su cui non vale la pena perdere tempo a prepararlo.
E’ invece fondamentale investire il massimo delle proprie energie a sensibilizzare il maggior numero di persone coinvolgendole nell’evento. E’ fondamentale che la notizia circoli e che la questione sia discussa nel maggior numero di luoghi possibili.
Il netstrike reale non e’ verso il sito, ma verso altrove. Il netstrike e’ verso il circuito dei media che deve essere costretto a presentare la notizia per far si’ che se ne discuta.
E’ fondamentale investire il proprio tempo nel far circolare la notizia e nel trovare corrispondenza negli altri rispetto ai nostri assunti.
L’obbiettivo non e’ bloccare un sito per un’ora, anzi se cio’ non succede e’ forse meglio. L’obbiettivo e’ la costruzione di un mondo migliore e questo in ogni luogo ed in ogni situazione si renda possibile.
Serve la condivisione di un sentimento di gioia, di grande fratellanza, di vite condivise, di storie che vivano insieme quel passaggio in un nuovo millennio confrontandosi e incontrandosi su giudizi e passioni.
Il netstrike di per se e’ qualcosa che chiunque puo’ fare per i fini piu’ opposti. E’ per questo che deve esistere un sito ufficiale del netstrike fatto da noi cui corrispondano dei valori su cui crediamo sia giusto mobilitarci “anche” attraverso la forma netstrike. Altrimenti il netstrike potrebbe essere usato dal fascista di turno ed essere noi confusi con esso.


'''----- Fine del testo TRE FILM: I BOTTI DI CAPODANNO, L’ARTE E IL NETSTRIKE -----''' 

Ad agosto del 2001 viene sequestrato il sito www.netstrike.it, che era stato creato da un gruppo di attivisti italiani, con la collaborazione di Tozzi.
Di seguito viene riportato il testo del messaggio che Tommaso Tozzi spedisce in rete subito dopo il sequestro per protestare:


'''----- Inizio del testo PROTESTIAMO! Allarghiamo le braccia, teniamoci per mano, facciamo un girotondo in rete: facciamo un netstrike. -----''' 


PROTESTIAMO! <br>
Allarghiamo le braccia, teniamoci per mano, facciamo un girotondo in rete: facciamo un netstrike.

di <br>
Tommaso Tozzi

Sono costretto a scrivere queste righe in risposta al sequestro del sito www.netstrike.it, sito che e’ nato in seguito ad una mia proposta.

Il netstrike e’ un corteo telematico che avviene grazie al fatto che un massiccio numero di persone si collegano contemporaneamente per “camminare” nelle “strade digitali” di un sito. <br>
Il collegamento di molte persone ad un sito ha lo stesso effetto che avviene nelle strade di una citta’ reale quando c’e’ una manifestazione: il traffico si rallenta fino a bloccarsi per la durata della manifestazione. <br>
I netstrike durano un’ora, sono annunciati precedentemente con comunicati diffusi pubblicamente ai media. <br>
Non c’e’ violenza nel collegarsi collettivamente ad un sito: niente viene alterato o distrutto, sebbene non sia piu’ possibile visionare i contenuti del sito per l’intera durata del netstrike. <br>
Cosi’ avviene nelle strade del mondo reale. Cosi’ avviene nelle strade del mondo digitale.

Allargate le braccia, allungate le mani, facciamo un girotondo…

Durante un corteo si cammina per strada per far conoscere i motivi della protesta. <br>
Se il vostro corpo e’ mingherlino potete allargare le braccia e in questo modo anche sole poche persone occuperanno la strada e non faranno transitare le macchine: perche’ il blocco del traffico serve per catturare l’attenzione sulle cause della protesta. <br>
Quando c’e’ uno sciopero, ad esempio dei trasporti pubblici, i cittadini subiscono dei disagi, ma se cio’ non avvenisse lo sciopero non farebbe notizia e dunque il disagio temporaneo e’ un elemento che fa parte dello sciopero. <br>
Se il vostro corpo e’ piccolo allargare le braccia lo rende piu’ grande. Se la vostra voce e’ fioca, l’uso di un megafono la amplifica e la fa sentire a tutti nelle strade. <br>
La materia (non la qualita’) del vostro corpo in rete corrisponde alla quantita’ di banda (ampiezza del collegamento) che il vostro modem e il vostro tipo di collegamento vi permette di usare. Se dunque avete a disposizione un collegamento veloce l’uso di alcuni software vi permette di ottimizzare le vostre prestazioni, ovvero nel caso di un corteo telematico vi permette l’equivalente dell’allargare le braccia per strada per ingombrare tutta la banda che avete a disposizione. Ma per quanto usiate dei software, e dunque per quanto lunghe siano le vostre braccia, avrete sempre bisogno di essere in tanti per riempire una strada, anche una strada digitale. Essere in tanti per riempire una strada con le vostre proteste per sostenere giuste ragioni.

Questi sono i cortei, questi gli scioperi. <br>
E’ stato accettato (dopo anni di violenze e criminalizzazioni verso coloro che hanno inventato e praticato tali forme di protesta), culturalmente e legislativamente accettato, il diritto a protestare, anche attraverso la forma del corteo.

Una protesta “locale” puo’ essere fatta con un corteo nella citta’ di coloro che subiscono il torto. <br>
Ma una protesta “globale”, o come si suole dire ora “glocale”, su un tema che riguarda tutta l’umanita’, sebbene rivolgendosi ad un caso specifico avvenuto in una localita’ specifica (come e’ stato ad esempio il netstrike di protesta contro la pena di morte in Texas, o contro i test nucleari a Mururoa) puo’ trovare in una societa’ globale ed interconnessa qual’e’ quella attuale un nuovo “spazio” differente dove svolgersi. <br>
Ecco perche’ nel 1995 ho inventato il netstrike: per dimostrare che attraverso la rete internet esiste la possibilita’ di avere una pratica che fa uso di uno “spazio”, sebbene virtuale, in cui riunirsi a livello “globale” per protestare su questioni legittime.
Il netstrike e’ un evento di massa. Permette, questa e’ la novita’, di effettuare con facilita’ proteste internazionali su temi scottanti per l’intera umanita’ consentendo ai popoli di riconoscersi  in un ideale comune al di la delle barriere geografiche o dei confini politici. Il netstrike e’ un’opera d’arte collettiva in grado di esprimere e dare voce ai sentimenti di una comunita’.
Per questo ho scritto insieme a Strano Network un libro (Strano Network, “Netstrike, No copyright, etc.”, AAA Edizioni, 1996), articoli, spedito e-mail, promosso pubblicamente sia la pratica, sia l’organizzazione di alcuni netstrike. <br>
Questa e’ stata un’attivita’ pubblica, resa nota attraverso i media istituzionali, attraverso i canali del mondo dell’arte istituzionale, ecc., dal 1995 ad oggi e che ha ottenuto riconoscimenti su quotidiani, riviste e libri realizzati da prestigiosi enti istituzionali. <br>
Dal 1995 non ho mai ricevuto alcuna denuncia per questa attivita’, anzi al contrario sono state molte le persone o i gruppi, sia privati che istituzionali, nel mondo dell’arte, della cultura e della politica che hanno sostenuto e aderito ufficialmente a questo tipo di pratica. <br>
Talvolta mi sono confrontato per e-mail in modo civile e pacato con coloro che erano oggetto della protesta e che mi preoccupavo di avvisare preventivamente dei disagi che il loro sito avrebbe subito per un’ora, in una determinata giornata, a causa della protesta. Cio’ e’ avvenuto ad esempio a novembre del 2000 in uno scambio di posta elettronica con i responsabili del sito dello Stato del Texas verso il quale, in occasione di una celebrazione di un anniversario di non violenza della Regione Toscana, ho promosso un netstrike per protesta contro la pena di morte verso il sito dello Stato del Texas allora governato dall’attuale Presidente Bush, in quanto responsabile di uno dei piu’ alti numeri di esecuzioni capitali. <br>
Non ho mai ricevuto una denuncia e tanto meno una minaccia di essere denunciato, nemmeno da coloro che erano oggetti della protesta.

Sempre nell’autunno scorso ho proposto ed ottenuto che con alcuni membri dell’Ass. Cult. Strano Network, di cui sono il presidente (Strano Network e’ un’associazione culturale senza scopo di lucro che dal 1993 organizza incontri, dibattiti, mostre, eventi, corsi pubblici no profit per l’alfabetizzazione informatica e per la difesa dei diritti del cittadino telematico. E’ stata invitata a svolgere la propria attivita’ all’interno di istituzioni prestigiose quali musei e scuole in tutta Italia) si aprisse un sito con dominio www.netstrike.it che servisse da luogo di conoscenza di questa pratica pacifica e virtuale di protesta globale che e’ il netstrike. Questo perche’ dal 1995 in poi questo tipo di pratica ha avuto un riscontro positivo dal fatto che spontaneamente in tutto il mondo utenti telematici a noi ignoti hanno iniziato ad auto-organizzarsi dei netstrike per protestare per le piu’ svariate ragioni. <br>
Forte del consenso che l’idea iniziale aveva avuto e notando l’interesse delle persone, mi sono posto dunque il problema di come far conoscere questa possibilita’ di protesta al maggior numero di persone nel mondo. <br>
Mi sono posto inoltre il problema che, sebbene la pratica fosse pacifica e non violenta, le ragioni della protesta potevano essere le piu’ svariate. Purtroppo si vede scorrere per le strade cortei di persone che sventolano bandiere con svastiche e intonano inni fascisti, questo proprio perche’ il corteo e’ una forma di espressione autorizzata. Purtroppo, cosi’ come le strade e le citta’ reali sono quotidianamente soggette ad ogni forma di crimine, anche le strade e le citta’ digitali di internet possono diventare il luogo dove operano i criminali di ogni specie. Anche dunque per tali motivi ho sentito la necessita’ di creare un sito dove la pratica del netstrike fosse abbinata a delle ragioni nobili e giuste, quali potrebbero essere ad esempio quelle di protestare contro la pena di morte. <br>
Un sito dunque quel www.netstrike.it che ho proposto e collaborato a realizzare, che vuole distinguersi da un uso fascista o criminale della pratica del netstrike, per rappresentare invece un punto di riferimento in rete di chi ha a cuore i principi della democrazia e della tutela dei diritti degli individui.

A gennaio di quest’anno ho scritto un testo che ho diffuso in rete e che in seguito e’ stato pubblicato a primavera sul numero due della rivista che viene distribuita in libreria “Cut-up”. Riporto la parte finale di tale testo:

“…L’evento netstrike e’ un atto simbolico e di fatto non ha nessun valore che il sito venga effettivamente bloccato. <br>
Cio’ che ha valore e’ qualcosa che sta da qualche altra parte: ha valore la presa di coscienza da parte del maggior numero di persone possibile intorno a questioni nodali. Ha valore che tale presa di coscienza sia talmente alta e condivisa da sentirsi in dovere di passare almeno un’ora del proprio tempo a protestare con un mouse contro tali questioni. <br>
E’ essenziale che vi sia partecipazione. Non e’ essenziale che il sito venga bloccato. <br>
E la partecipazione ha poco a che fare con il netstrike in se, ovvero con l’evento di un’ora. <br>
E’ in altri tempi ed in altri luoghi che e’ essenziale lavorare. <br>
Non ha senso passare ore a ipotizzare la realizzazione di un software che aumenti l’ingombro di banda, anzi ritengo cio’ qualcosa di mistificante, non alla portata di tutti, scorretto e da evitare. <br>
Cio’ che serve e’ una pratica “sincera” e “facile”. <br>
Non servono “trucchi” quando si e’ dalla parte della ragione. <br>
Serve una pratica che ribalti i meccanismi della delega e che renda ognuno attore sociale fornendogli la possibilita’ di partecipare in prima persona su questioni nodali. <br>
Il netstrike e’ dunque un evento simbolico e tale deve rimanere. Un evento di un’ora su cui non vale la pena perdere tempo a prepararlo. <br>
E’ invece fondamentale investire il massimo delle proprie energie a sensibilizzare il maggior numero di persone coinvolgendole nell’evento. E’ fondamentale che la notizia circoli e che la questione sia discussa nel maggior numero di luoghi possibili. <br>
Il netstrike reale non e’ verso il sito, ma verso altrove. Il netstrike e’ verso il circuito dei media che deve essere costretto a presentare la notizia per far si’ che se ne discuta. <br>
E’ fondamentale investire il proprio tempo nel far circolare la notizia e nel trovare corrispondenza negli altri rispetto ai nostri assunti.
L’obbiettivo non e’ bloccare un sito per un’ora, anzi se cio’ non succede e’ forse meglio. L’obbiettivo e’ la costruzione di un mondo migliore e questo in ogni luogo ed in ogni situazione si renda possibile. <br>
Serve la condivisione di un sentimento di gioia, di grande fratellanza, di vite condivise, di storie che vivano insieme quel passaggio in un nuovo millennio confrontandosi e incontrandosi su giudizi e passioni. <br>
Il netstrike di per se e’ qualcosa che chiunque puo’ fare per i fini piu’ opposti. E’ per questo che deve esistere un sito ufficiale del netstrike fatto da noi cui corrispondano dei valori su cui crediamo sia giusto mobilitarci “anche” attraverso la forma netstrike. Altrimenti il netstrike potrebbe essere usato dal fascista di turno ed essere noi confusi con esso.”  <br>
(da Tommaso Tozzi, “Primo film: i botti di capodanno – Secondo film: l’arte (il conflitto) – Terzo film: Il netstrike (la risoluzione)”, su “Cut-Up”, n. 2, primavera 2001, La Spezia)

Invito chi legge questa mail ad andarsi a collegarsi al sito www.netstrike.it (il netstrike e’ oramai una pratica talmente diffusa che subito dopo essere stato sequestrato e’ stato duplicato da una ventina di siti in tutto il mondo trovando solidarieta’ anche all’interno di istituzioni prestigiose quale l’Electronic Frontier Foundation americano o l’olandese xs4all) per leggere quali siano stati del passato i netstrike che noi pubblicizziamo e promuoviamo, per rendersi conto di quali fossero le ingiustizie e il tipo di diritti infranti verso cui tali netstrike protestavano.

Ora in seguito ad un presunto e non meglio specificato reato avvenuto a luglio del 2001 in rete e, sempre per ragioni non specificate, all’interno di una delle 8 indagini successive ai fatti di Genova durante il G8, scopro che mentre ero in vacanza all’estero il sito www.netstrike.it e’ stato messo sotto sequestro.

La domanda che mi sorge spontanea e’ la seguente:  <br>
Premesso che a Genova per le strade a luglio migliaia di manifestanti pacifici, quali appartenenti ad associazioni cattoliche, pacifiste, ecc., sono stati picchiati brutalmente, senza nel fare questo impedire, anzi con il rischio che si scatenassero, episodi di guerriglia urbana.  <br>
Dato che ora in rete si assiste al sequestro di un sito non violento quale e’ www.netstrike.it, ed a una conseguente campagna mediale di criminalizzazione verso un’area non violenta quale e’ quella dell’area di “Isole nella Rete” che ospitava il sito www.netstrike.it nelle sue macchine.  <br>
Considerando che non si ha invece notizia di sequestri ad alcuno dei tanti siti fascisti di cui e’ pieno internet. <br>
Tutto cio’ avviene per incompetenza o per una precisa volonta’ di impedire il dissenso civile verso gli abusi, le ingiustizie e certe forme di un sistema di organizzazione sociale ed economica che in determinate parti del nord del mondo traggono le loro origini? <br>
Si vuole forse colpire quelle forme associative che attraverso i semplici strumenti e la forza della ragione riescono a trovare consenso e a crescere e svilupparsi globalmente?

In attesa di ulteriori chiarimenti mi appello ai lettori affinche’ dimostrino la loro solidarieta’ verso il sito www.netstrike.it firmando questo appello e facendolo circolare.

Diffido inoltre qualsiasi media dal commettere un’azione di manipolazione dell’informazione volta a criminalizzare il sito www.netstrike.it e annuncio che querelero’ ogni forma di disinformazione, quale ad esempio l’abbinare in un articolo le indagini in corso verso il sito www.netstrike.it con la descrizione di altri fatti di chiara matrice criminosa. Dunque querelero’ ogni forma di contestualizzazione impropria della notizia.


ALLE ORIGINI DEL CONTROLLO SOCIALE

di <br>
Tommaso Tozzi

Alla base delle forme di controllo nelle societa’ democratiche c’e’ un teorema: criminale non e’ un atto che va contro i principi della democrazia, bensi’ un atto che rende evidente una falla nel sistema di controllo. <br>
Ecco dunque che uccidere un uomo (ad esempio la pena di morte nello Stato del Texas) non e’ un reato se e’ autorizzato dal sistema di controllo.
Ma anche, un crimine non e’ tale fin quando l’atto del crimine resta non conosciuto, ovvero fin quando, nell’essere scoperto, o rivendicato, la notizia dell’avvenuto crimine dimostra l’esistenza di una falla nel sistema di controllo nel prevenirlo. <br>
Il problema di base e’ che le democrazie sono societa’ non in grado di impedire i reati. Al contrario sono societa’ in grado di impedire che la notizia del reato sia diffusa. <br>
Il problema dei sistemi di controllo nelle societa’ democratiche non e’ quello di impedire i crimini, quanto quello di impedire che si diffonda la notizia che e’ possibile operare dei crimini.
Questo avviene per un motivo preciso: nessun sistema di controllo e’ in grado di impedire e prevenire un reato in modo assoluto.
Sulla base di questa evidenza c’e’ una sorta di rassegnazione in coloro che amministrano i sistemi di controllo tale da far si che tutte le forze messe in campo per il controllo sono utilizzate per combattere i reati solo nel momento in cui si rendono evidenti, mentre viene costantemente chiuso un occhio su quei reati che pur conosciuti dal sistema di controllo rimangono sconosciuti alla societa’ nella sua globalita’.
Se questa strategia impedisce che tutti siano a conoscenza della possibilita’ del fare crimini a causa di una determinata falla nel sistema di controllo, e dunque, che tutti siano indotti a commettere a loro volta tale crimine, allo stesso tempo questa strategia non impedisce che vi siano delle congreghe di criminali che compreso il meccanismo di controllo lo evadano in silenzio, ovvero in modo tale da far si che la notizia del loro reato sia conosciuta solo agli amministratori del sistema di controllo e non dal resto della societa’.
Gli amministratori del sistema di controllo dunque sanno di tali reati, ma tacciono perche’ non sono in grado di impedirli. <br>
Fin qui la descrizione dello stato delle cose e’ triste, ma il senso comune la accetta, piu’ o meno consapevolmente, con rassegnazione.
Il problema pero’ aumenta quando entrano in campo due fattori. <br>
La prima possibilita’ e’ che in questa situazione di “omerta’” le strategie criminali si spingano al punto da acquisire loro l’amministrazione dei sistemi di controllo, dando luogo a una politica di amministrazione che invece di tacere cio’ che rimane nascosto e di punire cio’ che si svela, tacciono i crimini della loro congrega e puniscono quelli di coloro che gli si oppongono. Ovvero puniscono non solo i crimini di chi gli si oppone, ma anche gli atti di opposizione nei loro confronti. Rispetto alla precedente amministrazione socialdemocratica, l’attuale governo potrebbe corrispondere a questa possibilita’. <br>
La seconda possibilita’ e’ che i media diventino lo strumento di regolazione sociale in base a cui si rende l’evidenza di un atto come criminale e dunque se ne autorizza la punizione. Ovvero i media diventano giudici, ovvero diventano l’entita’ che svela cio’ che e’ considerabile come crimine e cio’ che non lo e’. Ecco dunque che lo scontro tra forze al governo e forze all’opposizione diventa non piu’ uno scontro sui principi, bensi’ uno scontro su un uso dei media che svela come criminale una parte, mentre tace i crimini dell’altra.

In questa dinamica ci rimettono coloro che, nell’illusione che vi sia uno scontro su dei principi sociali, non hanno scrupoli nel gridare le loro ragioni, nello svelare, anche se in modo civile, la loro disobbedienza e il loro dissenso sui modi in cui viene amministrata la societa’. <br>
Essi, nel loro svelare le falle della democrazia, diventano immediatamente soggetti sociali da normare, o, peggio, da punire.

La loro ingenua sincerita’ e’ destabilizzante per il sistema sociale. E’ pericolosa e dunque diventa, o viene fatta diventare, un fatto criminale, svelato e dunque da punire.

I fatti di Genova sono di questo scenario un esempio lampante. <br>
Il dissenso e la disobbedienza civile alle “oscure” e velate manovre dei G8 sono state criminalizzate dai media prima e dopo le manifestazioni di luglio, per autorizzarne la repressione nelle piazze e la successiva punizione nei tribunali.

Lo stesso avviene per il sito www.netstrike.it. <br>
Fin quando la pratica del netstrike e’ rimasta nell’oscurita’ e nel silenzio di un atto fatto da una minoranza e rimasto nascosto alla moltitudine, tale pratica, seppure internazionale e attiva da sei anni ha potuto continuare a essere diffusa, non ostacolata, sebbene conosciuta dalle istituzioni di controllo. <br>
Nel momento in cui i media ne hanno autorizzato lo svelamento alla societa’ come criminali, tale pratica viene censurata e punita.

E’ il momento dunque di dire basta a questo clima di omerta’ sociale, di manipolazione dell’informazione, di protezione di manovre criminali sotto l’egida dei grandi vertici. <br>
E’ il momento di alzare la testa, di chiedere il confronto sulle azioni di chi ci governa; e’ il momento di smettere di credere nelle bugie della propaganda di un’informazione pilotata da un governo in totale malafede. <br>
E’ l’ora di parlare, anche ingenuamente, ma di gridare ad alta voce il proprio dissenso ad ogni torto quotidiano. <br>
E’ l’ora di smettere di essere conniventi con un clima di omerta’ in cui si tace il crimine altrui sperando di non essere punito per i propri atti. <br>
E’ l’ora di assumere la dignita’ delle proprie azioni e di chiedere agli altri di assumersi le responsabilita’ delle loro.

Dunque punitemi, perche secondo voi sono un criminale: non sono infatti in grado di tacere il mio dissenso e la mia protesta verso la violenza, verso le ingiustizie, verso ogni sopruso manifesto. <br>
Dunque punitemi, perche’ voi mi definite un criminale, ma io sono un netstriker: continuero’ a non nascondere la mia voce e per far questo continuero’ ad organizzare 10, 100, 1000, netstrike!


'''----- Fine del testo PROTESTIAMO! Allarghiamo le braccia, teniamoci per mano, facciamo un girotondo in rete: facciamo un netstrike. -----''' 

In seguito al sequestro anche Ferry Byte spedisce in rete il seguente messaggio di protesta:


'''----- Inizio messaggio di Ferry Byte -----'''

To: marcello.oddini@tecnichenuove.com <br>
CC: girolamo.derada@tecnichenuove.com <br>
BCC: valanga di indirizzi pubblici e privati <br>

Pubblicato: a cominciare da homepage www.netstrike.it

Subject: Lettera aperta a Internet-News sulla liberta' d'espressione  <br>
politica in Rete <br>

A pag. 14 la rivista Internet News pubblica un breve appello in cui  <br>
giustamente si preoccupa dei possibili effetti liberticidi del neonato  <br>
Registro "operatori della comunicazione" figlio della famigerata legge  <br>
sull'editoria e di una anacronistica cultura che vorrebbe rendere la Rete  <br>
figlia docile e ammaestrata dei Media tradizionali.

Peccato pero' che poco piu' avanti (pp. 42-45) si lanci in un premeditato e  <br>
vigliacco agguato contro una delle invenzioni piu' originali ed intriganti  <br>
della Rete in tema di libera espressione politica: il netstrike ~  <br>
www.netstrike.it

E' un'esplicita chiamata alla repressione in un momento delicato come  <br>
questo in cui si sta mobilitando la protesta anti-G8. G8 contro il quale -  <br>
fino a quando ci sara' permesso - rispondiamo in termini politici e  <br>
mediatici con la presente lettera aperta. <br>

Espressioni come <br>
"i netstriker sono stati spesso identificati" <br>
e <br>
"l'invocata impossibilita' di accertamento di reati di massa commessi  <br>
telematicamente si infrangera' PRESTO e in maniera inevitabile", riportato <br>
all'interno della sezione di approfondimento dell'articolo che - ricorrendo  <br>
a motivazioni, secondo il nostro Avvocato Barbara Gualtieri, pretestuose e  <br>
prive di fondamento [vedi approfondimento sulla questione piu' avanti] -  <br>
catalogano il netstrike come uno "sciopero dai pochi diritti" sono a nostro  <br>
modo di vedere un brutto segnale. <br>
Eppure, il netstrike e' una pratica che si e' diffusa ampiamente negli ultimi sei anni in tutto il mondo e seguita  <br>
da svariati operatori dell'ordine pubblico (tutti colpevoli di omissione di  <br>
atti di ufficio per non aver denunciato un reato?) e da quest'ultimi spesso  <br>
(vedi rapporto dei servizi ed altro ancora) commentata proprio come pratica  <br>
non-illegale.

Il Netstrike - perfetta metafora del concetto di corteo reale - e' una  <br>
legittima forma di espressione politica e culturale. Oltre ad averne pubblicato come gruppo un libro su di essa (“Netstrike, no copyright, etc.”, Strano Network, AAA Edizioni, 1996) la pratica del netstrike e’ stata recentemente descritta come atto artistico anche all’interno di un testo classico della storia dell’arte (“Arte e architettura dagli anni 60 ad oggi” di L. Vinca Masini, in “L’arte moderna – il secondo 900” di G. C. Argan, Edizione Sansoni per la scuola, Firenze, 2001). E allora diciamo fuori dai denti 
che qualora si pensi di reprimerla soprattutto in vista del G8, sara' segno  <br>
che in Rete non e' piu' permessa agibilita' politica e culturale per chi si oppone allo  <br>
stato di cose presenti e sara' quindi necessario trovare altre forme per esprimere  <br>
eventuali dissensi.

Proprio perche' il netstrike e' una forma di rappresentazione pubblica di  <br>
un disagio politico attuata da una massa di persone che non facendo nulla  <br>
di diverso dall'utilizzare forme di comunicazione assolutamente legittime e  <br>
legali come i canali chat ed il browsing, rendono visibile un determinato  <br>
disagio sociale, una comunicazione di massa mediatica che la controparte e' <br> 
invitata a prendere in seria considerazione anche se l'effetto del  <br>
netstrike e' simbolico e puramente temporaneo. <br>

Come sTRANO nETWORK - gruppo di lavoro sulla comunicazione che ha inventato  <br>
questa pratica politica - siamo sempre stat* convint* della necessita' di  <br>
rimanere su un piano politico e pubblico di discussione: solo questo mese,  <br>
ad esempio, siamo presenti con le nostre argomentazioni in un libro della  <br>
ShaKe, sulla rivista Quaderni di Sociologia e nel corso degli anni abbiamo  <br>
dialogato non solo con "spezzoni di movimento" ma anche con istituzioni ed  <br>
enti privati a vario livello sempre e comunque nella ricerca e  <br>
sperimentazione di nuovi strumenti tesi all'abbattimento di barriere  <br>
sociali e comunicative. E vogliamo continuare a farlo senza spade di  <br>
damocle sulla testa ne' nostra ne' di chi condivide i nostri ideali. <br>

Per questo lanciamo questo appello pubblico: <br>

*) invitiamo Internet News a pubblicare questa riposta in virtu' anche del  <br>
diritto di replica



La Rete - cosi' come il mondo reale - non ha certo bisogno di ennesimi giri  <br>
di vite o bizzarre leggi liberticide ma piuttosto di nuovi stimoli per  <br>
criticare e migliorare lo stato di cose presenti. Sempre di piu' tutto cio'  <br>
rappresenta una questione di sopravvivenza sia delle persone (nella parte  <br>
di mondo che non conosce ancora Internet) sia delle idee (nel mondo gia'  <br>
tecnologizzato).

gruppo di lavoro sulla comunicazione sTRANO nETWORK ~ http://strano.net

Contro-argomentazioni giudiziarie a cura di Barbara Gualtieri:

(...)

--

--

Ferry di SN <br>
Key fingerprint =  A5 F9 A5 D3 35 70 BF 25  25 90 C1 18 ED B8 AC 64 <br>

              ,::. <br>
           n-:;:;.'  http://strano.net/mutante <br>
          /_\ `;:.' <br>
         |[[Utente:Tozzi|Tommaso Tozzi]]|  ``' <br>
         |[[Utente:Tozzi|Tommaso Tozzi]]| <br>
         |___| <br>


_______________________________________________ <br>
Netstrike mailing list <br>
Netstrike@autistici.org <br>
http://www.autistici.org/mailman/listinfo/netstrike <br>



'''----- Fine messaggio di Ferry Byte -----'''


Il netstrike nel frattempo viene adottato da numerose organizzazioni per gli obiettivi più disparati (contro la tut, la Siae, ma anche contro la vivisezione!) non solo in Italia (fra gli ultimi realizzati quello di Avana contro la censura in Rete), ma in tutto il mondo (Corea, Arabia Saudita, Medio Oriente ecc.) come forma di mobilitazione dai toni più o meno accesi e con risultati alterni.


L'idea alla base del netstrike è quella di realizzare dei sit-in virtuali. La dinamica con cui si sviluppa è sempre quella di far convergere su un sito web un numero di utenti tale da creare un rallentamento nell'accesso al sito stesso e la logica cui si ispira è quella dei sit-in di strada che hanno l'effetto di rallentare il traffico di uomini e mezzi.
L'obiettivo è quello di manifestare il proprio dissenso in maniera simbolica, spesso in concomitanza con proteste di altra natura, nelle strade, nelle scuole e negli uffici pubblici.
Come i sit-in di strada anche i sit-in virtuali "non provocano danni al pavimento" e, come quelli, inducono i passanti a porsi delle domande per il fatto stesso che ci sono, per avviare una comunicazione con i passanti stessi e destare l'attenzione dei media.
I sit-in virtuali sono solo una leva simbolica per suscitare l'attenzione distratta delle persone e la loro natura digitale, come le modalità di attuazione, devono essere considerate solo un fattore secondario rispetto ai motivi della protesta.
Quello che conta in un netstrike insomma, non è l'efficienza tecnica ma l'efficacia simbolica e comunicativa.

Nei Netstrike il blocco totale del sito è solo un effetto collaterale della protesta che ha invece il suo primo obiettivo nel far conoscere alle comunità presenti in rete un problema ignorato o distorto dagli organi di informazioni ufficiali. Nei netstrike quello che più conta è la comunicazione dei motivi e degli obiettivi della protesta affinché le persone possano prendere coscienza di fatti gravi come la violazione dei diritti nel proprio paese o all'altro capo del mondo.

<<L'evento netstrike è un atto simbolico e di fatto non ha nessun valore che il sito venga effettivamente bloccato. Ciò che ha valore è qualcosa che sta da qualche altra parte: ha valore la presa di coscienza da parte del maggior numero di persone possibile intorno a questioni nodali. Ha valore che tale presa di coscienza sia talmente alta e condivisa da sentirsi in dovere di passare almeno un'ora del proprio tempo a protestare con un mouse contro tali questioni. È essenziale che vi sia partecipazione. Non è essenziale che il sito venga bloccato. E la partecipazione ha poco a che fare con il netstrike in se, ovvero con l'evento di un'ora. È in altri tempi e in altri luoghi che è essenziale lavorare. Non ha senso passare ore a ipotizzare la realizzazione di un software che aumenti l'ingombro di banda, anzi ritengo ciò qualcosa di mistificante, non alla portata di tutti, scorretto e da evitare. Ciò che serve è una pratica "sincera" e "facile". Non servono "trucchi" quando si è dalla parte della ragione. Serve una pratica che ribalti i meccanismi della delega e che renda ognuno attore sociale fornendogli la possibilità di partecipare in prima persona su questioni nodali. Il netstrike è dunque un evento simbolico e tale deve rimanere. Un evento di un'ora su cui non vale la pena perdere tempo a prepararlo. È invece fondamentale investire il massimo delle proprie energie a sensibilizzare il maggior numero di persone coinvolgendole nell'evento. È fondamentale che la notizia circoli e che la questione sia discussa nel maggior numero di luoghi possibili. Il netstrike reale non è verso il sito, ma verso altrove. Il netstrike è verso il circuito dei media che deve essere costretto a presentare la notizia per far sì che se ne discuta. È fondamentale investire il proprio tempo nel far circolare la notizia e nel trovare corrispondenza negli altri rispetto ai nostri assunti. L'obbiettivo non è bloccare un sito per un'ora, anzi se ciò non succede è forse meglio. L'obbiettivo è la costruzione di un mondo migliore e questo in ogni luogo ed in ogni situazione si renda possibile. Serve la condivisione di un sentimento di gioia, di grande fratellanza, di vite condivise, di storie che vivano insieme quel passaggio in un nuovo millennio confrontandosi e incontrandosi su giudizi e passioni. Il netstrike di per sé è qualcosa che chiunque può fare per i fini più diversi. È per questo che deve esistere un sito ufficiale del netstrike fatto da noi cui corrispondano dei valori su cui crediamo sia giusto mobilitarci "anche" attraverso la forma netstrike. Altrimenti il netstrike potrebbe essere usato dal fascista di turno e noi essere confusi con esso.>>
(Tozzi Tommaso, scritto il 1 gennaio 2001 e pubblicato su "Tecnologia militante. Speciale netstrike", Cut-Up, n. 2, La Spezia, 2001)

Il netstrike viene definito così:

Il Netstrike è una manifestazione di massa di dissenso civile pienamente legittima e legale! È un'azione assolutamente legale perchè metaforicamente è come se un giornale, una radio o una televisione andassero in tilt perchè non sono in grado di soddisfare un improvviso aumento di richieste della propria utenza; nessuno mette in atto alcun sistema di boicottaggio ma tutt'insieme, sommando l'azione legittima e legale di navigare sullo stesso sito alla stessa ora, rendono visibile un'espressione di dissenso.

Così ne parla A. Carola Freschi (Freschi Anna Carola, Comunità virtuali e partecipazione. Dall'antagonismo ai nuovi diritti, "Quaderni di Sociologia", n. 23, 2000):
"Da un punto di vista giuridico, i promotori del netstrike si richiamano al diritto di sciopero e al corteo pubblico pacifico. Il tipo di 'intralcio' creato dal corteo virtuale, diversamente per esempio dall'invio simultaneo di lettere o e-mail, è funzionale alla visibilità dell'azione per quanti cercano di entrare nel palazzo di fronte al quale si svolge la manifestazione. La garanzia che questo effetto venga ricollegato a un'azione di protesta pacifica viene cercata attraverso una copertura adeguata da parte dei media, la circolazione di informazione su mailing list, newsgroup, indirizzari e-mail; ma gli elementi chiave per la riuscita dell'azione sono individuati non solo nelle sue condizioni tecniche, ma anche nel suo retroterra organizzativo (un aspetto importante che garantisce la simultaneità dei collegamenti è il prospetto dei fusi orari), nella creazione di una rete di soggetti interessati alla protesta, nel coordinamento con altre azioni in contemporanea sul territorio (Tozzi, in "Netstrike, No Copyright, etc.", AAA Edizioni, 1996). I netstrike, sia su questioni 'locali' che su temi 'globali', evidenziano abbastanza bene come la rete diventi uno strumento di partecipazione civile che non riconosce i modelli della rappresentanza politica territoriale. Il netstrike è, di fatto, una forma di protesta che produce esiti a partire dal coordinamento di singoli individui, indipendentemente dalla loro appartenenza a organizzazioni e, soprattutto, in assenza di un controllo organizzativo sull'azione. Come è stato osservato a proposito delle potenzialità partecipative più generali della rete, emerge qui lo spazio per una 'presa di parola' diretta degli individui. Il netstrike rappresenta una proposta, una sperimentazione, un tentativo in questa direzione, verso forme di partecipazione e di impegno civile che passino per l'agire degli individui. A questi la rete, soprattutto attraverso nuove forme di relazioni comunitarie, potrebbe forse restituire una dimensione di azione come individui 'sociali', al posto della condizione di individui 'atomizzati' - o perché totalmente isolati rispetto a riferimenti di tipo collettivo, o perché del tutto intrappolati nelle dinamiche massificanti delle organizzazioni di tipo verticistico (T. Tozzi, in "Strano Network", Netstrike, No Copyright, etc., AAA Edizioni, 1996, p.15.)".

La pratica del netstrike è stata utilizzata per realizzare il software Floodnet dall'inizio del 1998 da Ricardo Dominguez.
Ricardo Dominguez ha onestamente riconosciuto agli italiani la paternità della pratica dei netstrike.
Ciò nonostante nelle pubblicazioni di tutto il mondo si è spesso e sempre citata esclusivamente la pratica del Floodnet quando si voleva descrivere una forma di attivismo artistico in rete.
Ci si augura che prima o poi vengano alla luce e siano conosciute dai critici d'arte internazionali le origini di tale pratica e dunque si colmi questo vuoto storico.

A gennaio del 2005 Alessandro Ludovico scrive il seguente articolo su SpringerIn in cui viene contestato tale errore (http://www.springerin.at/dyn/heft_text.php?textid=1590&lang=en)


»Loading Error …«

The first netstrike took place ten years ago


Alessandro Ludovico


You won't find many references to Tommaso Tozzi in international media art sources. You won't find him in Wikipedia (yet), nor in MIT-Press books or Ars Electronica catalogues. Nevertheless, this Italian artist and theorist is the inventor of one of the key online protest tools. Ten years ago he conceived and realized the first »netstrike« (network strike) on the Internet. It took place during the international protest against the French atomic test at the Mururoa Atoll in Polynesia.

This dramatic and insane event generated large opposition all over the world, partly owing to the new opportunities made available by the Internet, including its real-time communication possibilities. During this protest Internet activists had access to many new tools, such as video streaming - as was demonstrated by a Greenpeace action in which a video was distributed widely within a very short space of time - and the way a huge number of petitions could be posted as chain letters on mailing lists and sent to private citizens as well. In the late summer of 1995, Tozzi spoke publicly in a couple of online forums hosted by the Italian local and national network (BBS) about the potential of chain letters as a medium of protest. He tried to go a step further than this complicated, indirect (or in some nations even unlawful) method of distribution, with the aim of establishing a practice that would produce some visible effects. At the same time he was concerned with developing something that was ethical and deliberate, to avoid the danger of »knee-jerk« reactions as seen in the »digital spray« applied in the many »homepage defacement« cases or the damage caused by »digital software hammers« used to break into systems to destroy the enemy's data. He wanted nevertheless to establish online public protest as a inalienable right of the digital citizen, just as the public strike had been for decades in the real world. In October 1995 Tozzi attended the international »Metaforum II – No Borders« meeting in Budapest. He was invited to give a lecture about »Fluctuant interfaces and the right to communicate« [1] with particular regard to his action group, »Strano« and its political activity in Florence, against the background of the peculiarities of the general situation in Italy. After listing the ethical principles of the telematic medium, he talked about potential strategies for »protests on the Net«, one of them being a specific »virtual strike«.

This was based on the idea that »to boycott a server for a limited period of time, it is sufficient to organize a large group of people and ask them to flood the server by accessing it all at the same time. The boycott should be advertised, made public, and justified.« The first netstrike was publicly announced on many mailing lists and by various media (radio, newspapers, etc.) starting on December 14. It took place on December 21 (Tozzi's birthday, as it happens), and scheduled to take place from 6:00 to 7:00 p.m. (French time). A report posted later on the Nettime mailing list [2] stated that during this hour almost all of the websites indicated as »targets« (mostly French government websites and the Nuclear Energy Agency) were not accessible due to the massive participation of people from all over the world who continuously reloaded the respective web pages. After this success, two of the declared goals were clearly reached: »The existence of a world-wide movement able to counteract world-wide injustice« and »the capacity to develop such a movement in a short time«. Tozzi and his Strano Network colleagues also assumed that »it could be possible (in future) to construct software oriented to the specific goal of putting on an >electronic demonstration<« via a web server.

The netstrikes slowly became popular and in mid-February 1996 Tozzi promoted another one to support the Chiapas rebellion [3] against the Mexican government. The action was organized by the »Italian Coordination of the Committees Supporting the Zapatista«, and was intended to show leftist national solidarity with the Zapatistas. The netstrike started to be considered as a tool and attracted lots of interest from people who wanted to organize their own. Due to the rising demand, after a couple of months, in spring 1996, Tozzi and the Strano Network collective published »Net strike, no copyright, ecc.« (AAA Edizioni), a 145-page book about counter-information and the underground perspective of human and social aspects on the Internet. The first chapter was called »Net strike starter«. It was a long and detailed explanation of how to organize a netstrike, with theorical premises, hints and advice gleaned from their practical experience.

In the following years some netstrikes were organized by a few political collectives and individuals, mostly Italian. Only two years later (in 1998) Ricardo Dominguez triggered a netstrike to support the still ongoing struggle in Chiapas. Media attention was much greater than before, owing to the newly born dot.com economy. So everybody credited Dominguez as the inventor. But that is another story...

P.S. In 2001 the Netstrike.it website was even seized, after a pathetic article in a glossy Italian magazine warned about the allegedly high legal risks of joining a netstrike. But a massive online mobilization was quickly started, and a dozen mirror websites suddenly appeared. The website was quickly reopened.

Translation: Timothy Jones

1 http://amsterdam.nettime.org/Lists-Archives/nettime-l-9511/msg00014.html
2 http://amsterdam.nettime.org/Lists-Archives/nettime-l-9601/msg00000.html
3 http://amsterdam.nettime.org/Lists-Archives/nettime-l-9602/msg00018.html


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