Cotropia: 4 ore di lavoro di Strano Network 2 (1997)
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Indice |
Titolo:
Cotropia: 4 ore di lavoro di Strano Network.
(parte seconda di tre)
Autore:
Un'idea di Tommaso Tozzi.
Realizzato da Strano Network (Tommaso Tozzi, Stefano Sansavini, Enrico Bisenzi, Francesca Storai, Carla Maltinti, Luca Scarlini, Francesco Galluzzi, Federico Bucalossi, Claudio Parrini, Lobo e molti altri).
Anno:
31.08.1997
Tecnica:
Happening multimediale con l'ausilio di web cam, telecamera e collegamento audiovideo a internet.
Luogo:
Galleria d'Arte Moderna di Bologna / Festa dell'Unità Nazionale di Firenze (riprese relative al lavoro svolto alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna)
Sito web:
Descrizione:
(parte seconda di tre)
Happening multimediale realizzato simultaneamente alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna e alla Festa dell'Unità Nazionale di Firenze, collegate tra di loro in teleconferenza audiovideo via internet per mezzo di web cam.
L'happening, ideato da Tommaso Tozzi e realizzato da Strano Network, consisteva nel realizzare 4 ore del normale lavoro redazionale di Strano Network, finalizzato alla realizzazione di siti web alternativi, divulgazione di campagne di informazione alternative sul web e altro, che, riprese in diretta attraverso una web cam, diventavano una forma di spettacolo, poco spettacolare, ma altamente produttiva sul piano della comunicazione.
Oltre ad essere viste dal pubblico presente nei due luoghi, i contenuti sarebbero infatti rimasti sul web e sarebbero stati visti da chiunque in futuro.
Al centro di tale progetto c'era l'idea che il luogo dello "spettacolo" artistico potesse diventare la forma sindacale per rivendicare il diritto a una remunerazione del costante lavoro fatto in modo volontario dall'area dell'antagonismo e delle autoproduzioni.
Tozzi aveva infatto richiesto che l'happening fosse pagato oltre che per le spese sostenute nella trasferta per la base oraria sostenuta da ciascuno dei membri del gruppo Strano Network coinvolti nell'evento, ad una paga oraria analoga a quella di qualsiasi impiegato medio.
Opera d'arte e lavoro redazionale antagonista finivano dunque per coincidere mettendo in discussione alcuni aspetti di entrambe le aree disciplinari, estetici e politici, ma lasciando di entrambe inalterato la volontà di intervenire sul mondo e sulla cultura.
Si voleva, tra le altre cose, sottrarre all'ambiente artistico la necessità di creare forme "seducenti" e "spettacolari" della comunicazione artistica per poter guadagnare l'attenzione dei luoghi dell'arte così come del pubblico stesso. Si sperava cioè di poter contribuire a un processo di sensibilizzazione e consapevolezza del pubblico verso aspetti e valori importanti nella comunicazione artistica, invocando in questo la necessità di ridurre l'attenzione sugli aspetti spettacolari a favore di quelli concettuali.
Collezione:
Genere artistico di riferimento:
Hacker art, Happening, Processi sociali